Evoluzione transatlantici nell'opera di Pulitzer, Ponti, Zoncada
(ANSA) - GENOVA, 15 SET - L'evoluzione dei grandi transatlantici vista attraverso l'opera di tre architetti innovatori, Gustavo Pulitzer Finali, Gio Ponti e Nino Zoncada che, dagli anni '30 agli nei '60 hanno modernizzato le ammiraglie della marina mercantile italiana. Nei giorni del Salone Nautico il Galata Museo del Mare presenta "Architettura e il mare", che racconta il passaggio dalla tradizione del filone decò dei Coppedè, che caratterizzava i grandi panfili, agli stili più moderni dei nuovi transatlantici. La Marina Mercantile Italiana, intorno agli anni '30, pianificò un grande intervento costruendo nuove navi ammiraglie affidando il concetto del "nuovo navigare" a tre grandi architetti. Primo fu Gustavo Pulitzer Finali che per la nave Victoria proclamò il nuovo concetto di unitarietà, chiamando a collaborare Gio Ponti che affermò il valore di Pulitzer diverse volte sulla rivista Domus. A sua volta Ponti volle al suo fianco Nino Zoncada nella progettazione di diversi transatlantici, che proseguì il lavoro in campo navale fino alla fine della sua carriera. In mostra 50 pannelli che rappresentano le principali opere dei tre grandi architetti nel periodo che va dagli anni '30 alla seconda guerra mondiale, con la ripresa in modo trionfale nel dopoguerra fino agli anni '60. "Il filo rosso che lì lega sono i nuovissimi allestimenti che questi architetti hanno creato - spiega Bruna Moresco, che ha curato la mostra con Alex Amirfeiz - a partire dalla motonave Victoria, per arrivare al Conte Grande, al Conte Biancamano, Giulio Cesare, fino all'Andrea Doria, che era un gioiello per la complessità delle opere d'arte che conteneva, ma che è stata molto sfortunata". La mostra, realizzata in collaborazione con Fondazione De Ferrari, sarà visibile fino al 26 settembre presso la Galleria delle Esposizioni. "Noi abbiamo una sezione dedicata all'affondamento dell'Andrea Doria - sottolinea Nicoletta Viziano Presidente del Mu.MA - e questi 10 giorni sono molto importanti perché sono un'occasione per far scoprire, chi viene in città per il Salone Nautico, anche le altre bellezze di Genova". (ANSA).