Resti defunti in magazzino, parenti infuriati a Rapallo

Liguria

Non hanno trovato le tombe dopo esumazione. 'Nessun avviso'

Esumazioni eseguite "senza preavviso", i resti dei defunti messi in un magazzino così come gli arredi funebri. Sono scioccati e arrabbiati i parenti di alcuni defunti sepolti fino a poco tempo fa nel "campo degli oleandri" del cimitero di San Pietro di Novella, frazione di Rapallo. Lidia Siri, portavoce di una decina di parenti, ha spiegato oggi la questione: "Il comune di Rapallo ha deciso di esumare 350 tombe ospitate in questa parte di camposanto ma non ha avvisato tutti i parenti. Qualcuno è stato raggiunto da una telefonata; altri, come noi, niente. Il comune ci ha risposto che erano stati messi i cartelli nel cimitero; peccato che sono stati esposti nel periodo in cui non si poteva andare al cimitero per le restrizioni del coronavirus. Ci siamo costituiti come comitato e stiamo raccogliendo adesioni. Stiamo pensando anche ad un'azione legale ma per ora ci basterebbero anche delle semplici scuse".
    Il racconto di Graziella Solimano, 83 anni, è esplicativo di quanto accaduto. "Era febbraio, sono venuta a trovare mia mamma con un mazzo di primule, a lei piacevano tanto. Ho trovato un campo di patate! Mi sono sentita male e mi sono anche toccata più volte le gambe pensando che stessi sognando".
    La risposta del comune di Rapallo, contattato dall'ANSA, è un no comment. "Abbiamo già risposto a tre interpellanze in consiglio comunale - è il commento di uffici e amministrazione - al momento di più non aggiungiamo".
    In consiglio comunale la vicenda è stata sollevata dalla consigliera di opposizione del Movimento 5 Stelle Isabella De Benedetti, presente oggi insieme ai parenti davanti al cimitero: "Purtroppo in consiglio comunale hanno continuato a sostenere il falso, dicendo che hanno avvisato tutti e che hanno fatto tutto bene. Mi hanno accusato di aver inventato il problema, che al massimo solo una famiglia non era stata avvisata. Oggi invece, abbiamo incontrato al cimitero numerose famiglie, che sono comunque solo una parte di quelle che non sono state avvisate telefonicamente". 
   

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