Uil, a Genova la Tari più alta che a Milano, Venezia e Roma

Liguria

Ed è destinata a crescere

 Con un costo medio di 371,21 euro a famiglia, Genova si conferma come città del Nord Italia con la Tari più alta, con costi superiori anche a grandi città come Milano, Venezia e anche di Roma. A denunciare il problema Uil Liguria che, assieme all'associazione dei consumatori Adoc ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, l'andamento della Tari sul territorio regionale. Per quanto riguarda i dati territoriali nella città metropolitana di Genova, la tassa sui rifiuti nel 2020 è pesata per 371 euro all'anno a famiglia contro la media nazionale di 306,69. Genova è più cara di Bologna di oltre 142 euro, 122 più di Firenze, quasi 70 euro più di Venezia, 48 euro più di Roma, 35 euro più di Milano. Nello specifico, inoltre, l'andamento percentuale tra il 2016 e il 2020 nelle città metropolitane mostra una Genova che, negli anni, ha aumentato la tariffa di ben 15,8% punti percentuali, contro la media nazionale del 2,4%. La situazione, comunque, è critica anche ad Imperia, cresciuta del 21,08%. Nel 2016, infatti, una famiglia campione pagava 332,35 euro passate a 404,74 euro nel 2020.

"Le amministrazioni locali devono puntare a una politica degli investimenti nel ciclo integrato dei rifiuti - spiega Alfonso Pittaluga, segretario regionale Uil Liguria - e a rendere maggiormente efficienti i servizi resi al cittadino attraverso scelte che guardino al futuro utilizzando anche le risorse della Next Generation Ue. Diversamente, anche nel 2021 si avrà un aumento. Non è accettabile che, conti alla mano, Genova sia più cara delle altre città".
    Secondo uno studio della Uil Servizio Lavoro Coesione e Territorio, che ha elaborato i costi in 105 città capoluogo di provincia, un'abitazione di 80 mq e un reddito Isee di 25 mila euro, ha registrato a Genova e Imperia rispettivamente, un +15,8% e un +3,3%. "E' indubbio che la nostra regione abbia il livello massimo di tassazione sui servizi pubblici - spiega Emanuele Guastavino, presidente Adoc Liguria - e la Tari non fa eccezione. Lo dimostrano i dati, il livello dei costi dei servizi deve però avere un aiuto indubbio dal comportamento responsabile dei cittadini e purtroppo i Liguri su questo versante non sono propriamente virtuosi. Da questo atteggiamento, però, bisogna partire con una campagna di sensibilizzazione sui temi ambientali ed sull' economia circolare, la formazione dei cittadini responsabili sui temi dell'ambiente sarà uno dei più grossi impegni per i prossimi anni". (ANSA).
   

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