Botta: "Dovremo assorbire in una settimana il traffico di due"
(ANSA) - GENOVA, 29 MAR - "Tra un milione e un milione e mezzo dei container all'anno movimentati dal nostro sistema portuale passa dal canale di Suez e, ad eccezione del 2020, nei mesi di marzo e aprile vengono movimentati da 5 a 10 mila teu.
Pensiamo che il ritardo provocato dal blocco del canale di Suez rischierà di concentrare volumi molto sostenuti, che normalmente sono spalmati su un intero mese, in 15 giorni. Non ci saranno perdite, ma strutture portuali e la catena logistica saranno sotto stress". Luigi Bruzzone, della Direzione sviluppo del porto di Genova ipotizza le ripercussioni dei giorni di chiusura del canale di Suez sui porti di Genova, Savona e Vado ligure nel webinar organizzato dall'ente con gli operatori. Non si prevedono perdite anche se i container potranno arrivare con modalità diverse, con navi feeder più piccole, dai porti di transhipment. Il nodo è organizzare al meglio il lavoro a terra per evitare congestioni. "Avremo una concentrazione molto importante, dovremo assorbire in una settimana il traffico di due settimane di lavoro - sottolinea Giampaolo Botta, segretario generale di Spediporto -. Servirà una forte collaborazione, l'uso del pre-clearing e interventi per ridurre al minimo tempi di giacenza dei contenitori e di attesa dell'autotrasporto". Gli autotrasportatori già messi a dura prova dai cantieri autostradali, non nascondono le preoccupazioni. "La prima è l'aumento del prezzo del gasolio che potrebbe mettere in difficoltà la nostra attività - dice Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito -. Poi è necessaria la massima attenzione alla programmazione altrimenti il rischio è che si scarichi tutto sulla nostra operatività". Il presidente di Assarmatori e terminalista Stefano Messina oltre a parlare degli effetti sul porto di Genova del blocco di Suez, fa un'altra considerazione, legata alla nuova diga da realizzare nel porto di Genova e rilancia l'ipotesi doppia apertura, a levante e a ponente, già bocciata dall'Autorità portuale. "Il caso Suez - sottolinea - dimostra che la doppia entrata e uscita aiuta molto. Puoi avere maggiore flessibilità". (ANSA).