Nuovo direttore artistico affronta disavanzo economico
(ANSA) - GENOVA, 11 FEB - "Ho una certa esperienza nei teatri con situazioni debitorie importanti. Qui sarà come affrontare uno sport estremo, con l'esigenza di ripartire, in tempi di pandemia e quindi di limitazione di pubblico. Dovremo lavorare da subito per avviare un processo di risanamento, ma nello stesso tempo varare una proposta artistica interessante".
Lo ha detto all'ANSA Giuseppe Acquaviva, da ieri nuovo direttore artistico del teatro Sociale di Camogli. La crisi determinata dall'azzeramento, avvenuto pochi giorni fa, dei vertici precedenti (la presidente Serena Bertolucci, il direttore artistico Sergio Maifredi e il consiglio d'amministrazione) si è risolta con l'arrivo di Giuseppe Acquaviva.
Livornese, direttore d'orchestra, violinista e regista, già direttore artistico dal 2014 al 2019 del Carlo Felice (dove era entrato nel 2011 come segretario artistico) ed attualmente direttore artistico del "Premio Paganini", Acquaviva eredita un Teatro splendido architettonicamente, ma in crisi economica con un disavanzo di 500.000 euro, in parte figlio della ristrutturazione, in parte dei costi di gestione eccessivi, anche se, va detto, l'ultima stagione realizzata da Maifredi, si era chiusa in pareggio.
Il Sociale di Camogli è rinato come teatro 'pluridisciplinare'. Il precedente direttore artistico, Sergio Maifredi, arrivava da una solida esperienza nei teatri di prosa, Acquaviva ha lavorato essenzialmente in ambito musicale: "E' vero ma tengo a precisare che il mio primo amore è stata la prosa. Poi ho iniziato a lavorare in un Festival monotematico (quello di Torre del Lago dedicato a Puccini) e infine sono entrato in un Teatro lirico-sinfonico. Ora posso pensare a una programmazione articolata in maniera differente. Del resto mi piace ricordare che quando arrivai a Genova nel 2011, la prima cosa che feci fu abbonarmi allo Stabile". (ANSA).