Villa lussuosa e azienda, operazione Gdf Spezia con Dia Genova
(ANSA) - GENOVA, 20 GEN - Una lussosa villa a Sarzana (Spezia) e altri beni per un valore di 5 milioni di euro sono stati sequestrati a un 62 enne, Tommaso Ricci, residente nella città ligure dai finanziari della Spezia, in collaborazione con personale della Dia di Genova in esecuzione a un decreto del Tribunale di Genova. L'uomo è stato denunciato più volte tra l'altro per usura e tentata estorsione e nel corso delle indagini erano stati accertati più episodi di usura a partire dal 2010, con l'applicazione di tassi fino al 200%.
La misura di prevenzione patrimoniale del sequestro finalizzato alla confisca, proposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo ligure, oltre alla villa ha interessato anche un complesso a Sarzana di commercio all'ingrosso e al dettaglio di materiale da costruzione, autovetture e altre disponibilità finanziarie. Il 62 enne, di origini campane, è stato denunciato più volte all'Autorità Giudiziaria spezzina per la commissione dei reati di usura, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di beni e valori e detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento, nonché per furto, minaccia a pubblico ufficiale, calunnia, inosservanza agli obblighi imposti dall'autorità e violazioni alle leggi in materia di pubblica sicurezza.
Le successive indagini patrimoniali hanno consentito di rilevare evidenti incongruenze tra i redditi conseguiti lecitamente e dichiarati dall'indagato e dal suo nucleo familiare e gli asset patrimoniali a lui riconducibili, tanto da poter ragionevolmente ritenere che la famiglia conducesse un tenore di vita sostenuto abitualmente dai proventi di attività delittuose. Il provvedimento odierno si sovrappone a uno già eseguito nel 2016, emesso dall'Autorità Giudiziaria spezzina.
Secondo gli investigatori Ricci è caratterizzato da una pericolosità sociale 'qualificata', poiché indiziato del delitto di intestazione fittizia di beni finalizzata all’agevolazione del reato di riciclaggio e ritenuto responsabile di numerosi episodi di usura, tentata estorsione in concorso, di detenzione illecita di armi da fuoco, nonché di introduzione nel territorio nazionale di ingenti somme di denaro provenienti dalla Svizzera.
Anche a seguito dei primi provvedimenti cautelari reali adottati nei suoi confronti nel 2016, secondo quanto emerso nelle indagini avrebbe continuato a manifestare una spiccata pericolosità sociale con plurimi episodi di intimidazione, violenza e minaccia. Ricci avrebbe anche acquisito da un usurato di un immobile e un’attività commerciale senza il riconoscimento di alcun compenso e impiegato elementi appartenenti alla criminalità organizzata di matrice camorrista per l’intimidazione e il recupero del credito. In questo modo, Ricci avrebbe accumulato il ragguardevole patrimonio immobiliare e aziendale, oggi sottoposto a sequestro.
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