Cgil, rilanciare subito investimenti pubblici e privati
(ANSA) - GENOVA, 13 GEN - Nei primi 9 mesi del 2020 l'Inps ha rilevato una perdita di 58.871 assunzioni in Liguria. I dati, elaborati dall'Ufficio Economico Cgil Liguria, non si riferiscono a lavoratori in carne ed ossa, ma al numero di contratti attivati. Un solo lavoratore può essere titolare di più rapporti di lavoro, basti pensare agli stagionali, a molti lavoratori part time o ai precari della scuola. Ciononostante il dato desta molte preoccupazioni e per Federico Vesigna Segretario Generale Cgil Liguria "L'emergenza sanitaria - afferma in una nota - si è tradotta in una forte contrazione delle assunzioni che è proseguita anche per effetto della seconda ondata. Dal punto di vista occupazionale il 2020 è stato un anno terribile e senza ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti, fortemente chiesti dal sindacato, ci si sarebbe trovati davanti ad un vero e proprio disastro sociale. Fa presto ad arrivare il 31 marzo e se non ripartono gli investimenti il rischio collasso è alle porte - conclude -. Non è rinviabile il confronto sul recovery plan per utilizzare al meglio le risorse europee".
"Tutte le tipologie di contratto sono in calo rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente - spiega il responsabile dell'ufficio economico Cgil Liguria Marco De Silva che ha elaborato i dati - e quello più marcato, con oltre 32 mila contratti in meno, riguarda le assunzioni a tempo determinato che rappresentano da sole oltre il 40% di tutte le assunzioni con contratto di lavoro dipendente".
Con 59mila assunzioni mancanti in Liguria si tocca il libello pipù basso dal 2014, segnala anche. Tra le posizioni a tempo determinato si registra una contrazione del 44,4%. In calo oltre il 30% rispetto all'anno scorso anche tutte le altre tipologie di contratto (intermittente, somministrato, apprendistato e a tempo indeterminato). Solo il lavoro stagionale, grazie ad un parziale recupero nel terzo trimestre, limita i danni ad un -16,7%. (ANSA).
Data ultima modifica