Presidente regione ricorda cantautore genovese
"Ventidue anni fa la Liguria perdeva uno dei suoi più grandi e amati cantautori, Fabrizio De André. Ma la sua musica resterà per sempre". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha ricordato stamattina con un post su Facebook la morte del cantautore genovese l'11 gennaio 1999 a Milano.
Le repliche al post non sono state però tutte solo in ricordo di De Andrè, ma ci sono stati anche insulti a Toti. "L'arte non è di destra o di sinistra. L'arte è un bene universale, di tutti e per tutti. Trovo quindi vergognose e fuori luogo le critiche di chi scrive che io non sia degno di nominare De André, né di ascoltarlo", ha quindi replicato Toti. Lo stesso presidente della Liguria ha ricordato alcuni dei messaggi ricevuti: "Quella chitarra minimo te la infilava nel c...", "Lui ti avrebbe schifato", "Non sei degno di parlare di De André".
Aver ricordato De Andrè, spiega ancora Toti, è "un atto sentito personalmente e dovuto da presidente di Regione Liguria". "In questi anni abbiamo valorizzato molto i nostri cantautori, inserendo anche un corso specifico nelle scuole, in modo da tramandare anche ai più giovani la loro poesia e le nostre tradizioni - ricorda -. Siamo stati i primi in Italia a farlo e di questo sono orgoglioso". "Ma davvero la vostra idea di libertà e democrazia, che tanto difendete, è questa? - aggiunge Toti ai critici -Fino a che punto arriva la vostra superiorità morale se vi arrogate anche il diritto di decidere chi è degno o no di ascoltare certa musica? Ma quanto è fastidioso e miope credersi sempre superiori e dalla parte del giusto, perfino del bello? Uso una frase di Faber per rispondervi, se mi è concesso: "Se i cosiddetti 'migliori' di noi avessero il coraggio di sottovalutarsi almeno un po' vivremmo in un mondo infinitamente migliore". Viva De André!".
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