Vicenda legata alla commercialista Cristilli, ancora assolta
(ANSA) - GENOVA, 30 DIC - "Noi non vogliamo accedere alla Cig o ad altri ammortizzatori sociali, noi vogliamo i nostri soldi ovvero quelli della Cristilli. Vogliamo i nostri denari per poter salvare le nostre attività e essere d'esempio per la Nazione soprattutto in questo periodo di emergenza da pandemia".
E' l'invocazione di aiuto di un gruppo di commercianti e imprenditori, che si definiscono 'Cittadini per lo Stato', che si trovano a combattere una battaglia con il Fisco che pretende il pagamento di tasse per gli anni dal 2008 al 2013, tasse che la commercialista di Sestri Ponente Luigina Cristilli dice di aver versato, ma che non risultano all'Agenzia delle Entrate.
Sul caso sono aperti vari procedimenti penali e in questi giorni c'è stata una assoluzione, la seconda, per la professionista.
Cristilli è accusata di essersi appropriata di circa 14 milioni dal 2008 al 2013 di tasse dei clienti. Il tribunale penale ha dichiarato la prescrizione per l'appropriazione indebita e l'ha assolta per la truffa relativa al versamento di 33 mila euro di un cliente. Sono pendenti, invece, altri tre procedimenti relativi a 15 clienti.
La professionista, assistita dall'avvocato Michela Porcile, ha sempre sostenuto la sua innocenza. "La guardia di finanza - sottolinea il legale - ha dimostrato che dal conto della mia assistita dedicato al pagamento delle tasse sono effettivamente usciti quei soldi per l'Agenzia delle Entrate. Forse c'è stato un problema di comunicazione tra enti bancari e le Entrate". La vicenda era emersa nel 2012 quando una serie di commercianti e privati cittadini si erano visti recapitare alcune cartelle da parte dell'Agenzia delle entrate per mancati pagamenti di tasse. (ANSA).