Allentamenti estivi non coincidono con la ripresa dei contagi
(ANSA) - ROMA, 13 DIC - "Chi oggi ha paura di prendersi la responsabilità di consentire gli spostamenti fra piccoli Comuni non soltanto commette un'ingiustizia ai limiti della costituzionalità, ma domani dovrà rispondere di pesantissimi danni all'economia". A dirlo è il governatore della Liguria Giovanni Toti, intervistato dal 'Corriere della Sera'.
"L'Iss fa il proprio mestiere, è giusto che sottolinei rischi e problematicità. Ma in parallelo servirebbe anche un Istituto superiore di economia che ci dicesse la verità: perché il corto circuito economico del Paese non si percepisce ancora oggi, in costanza di cassa integrazione e blocco dei licenziamenti", afferma Toti. "Non sono negazionista e sono disponibile anche a decretare che esistono zone nere. Però, allo stesso tempo, ci sono realtà nelle quali possiamo permetterci più libertà e che non possono essere soggette a misure penitenziali".
Toti smentisce il legame tra gli allentamenti estivi e la seconda ondata: "I tempi estivi della spensieratezza, che hanno prodotto un rimbalzo dell'11% del Pil, non coincidono con la riaccensione dei contagi. È troppo facile additare i giovinastri che si sono ammassati nelle discoteche, certo sbagliando. Ma non è dimostrata la relazione causa-effetto. Bisogna piuttosto guardare - dichiara - alla riapertura delle grandi attività industriali, degli uffici, delle scuole, con i conseguenti affollamenti dei mezzi pubblici".(ANSA).
Data ultima modifica