Sciopero P.a., manifestazioni davanti alle prefetture

Liguria

Presidio in prefettura a Genova

 "Più personale per assistere i pazienti" e "assunzioni, assunzioni, assunzioni". Sono stati quesì i due striscioni che, assieme alle bandiere dei sindacati, hanno caratterizzato lo sciopero del pubblico impiego con un presidio davanti alla prefettura di Genova. Identiche manifestazioni si sono svolte anche nelle altre province. "Il primo punto è il rinnovo del contratto ma i temi sono tanti - spiega Gabriele Bertocchi, segretario Cisl Funzione Pubblica - perché per avere una pubblica amministrazione efficiente servono assunzioni e per questo si potrebbero regolarizzare, le migliaia di precari che ci sono a livello nazionale. Chiediamo investimenti sul personale e sulla digitalizzazione". Lavoratori della sanità, della pubblica amministrazione, dell'INPS, sono 105 mila in tutta la Liguria. "Abbiamo riflettuto molto sull'opportunità di fare sciopero in questo momento - sottolinea Nicola Dho, segretario Cgil Funzione Pubblica - ma purtroppo siamo all'ultimo appello perché in questo mese si discute la finanziaria che deve affrontare il tema dei servizi pubblici". Una manifestazione che è stata anche un momento di orgoglio per questi lavoratori. "Non siamo lavoratori di serie B - conclude Carlo Benvenuto Segretario di Uil Funzione Pubblica - e lo dimostra il fatto che tutti i nostri settori hanno saputo dimostrare l 'attenzione al cittadino, garantendo i servizi essenziali anche oggi".

Per i sindacati c'è bisogno di oltre 500 mila assunzioni, dal 2018 al 2020 sono andati persi circa 200 mila posti di lavoro per i pensionamenti. In Liguria i dipendenti del pubblico sono 105 mila, di cui 23 mila impegnati in sanità. "Dal 2018 al 2020 nella nostra regione sono andati in pensione tra i 4 e i 5 mila lavoratori non ancora sostituiti, che andrebbero incrementati con almeno ulteriori 5 mila nuove assunzioni" dicono. L'età media di chi lavora oggi è di 53 anni, per migliorare i servizi pubblici c'è dunque bisogno anche e soprattutto di giovani. I precari in questo settore in Italia sono circa 170 mila: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono la stabilizzazione di questi lavoratori anche in ragione del fatto che la Commissione Europea ha sanzionato il nostro Paese per uso improprio del precariato nel pubblico impiego. In questi anni i servizi pubblici sono stati svuotati, oltre che dai pensionamenti, anche dal blocco delle assunzioni, con conseguenti ripercussioni sui carichi di lavoro e sui servizi ai cittadini. Per sostenere la popolazione e aiutare le imprese serve una pubblica amministrazione più efficace: c'è bisogno di un piano straordinario di assunzioni per rafforzare un settore che in questo periodo di pandemia si è mostrato, qualora ci fosse bisogno di una conferma, indispensabile al paese. Al Governo Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa chiedono più risorse per consentire l'adeguamento dei salari alla media europea e una classificazione del personale che riconosca ruoli, competenze e professionalità all'interno della pubblica amministrazione.
   

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