Anteprima a Camogli per opera di Lussana per Fondazione Ansaldo
Diventano uno spettacolo teatrale le storie dei lavoratori che hanno costruito il Ponte di Genova, protagonisti del libro voluto da Fondazione Ansaldo, archivio storico del lavoro italiano. "I Mille del Ponte", questo il titolo del volume, è un racconto fotografico attraverso i volti, le mani, i calli, gli occhi e le immagini del lavoro - dalla demolizione all'esplosione fino alla ricostruzione - di coloro che hanno materialmente "fatto" il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali che sono eccellenze italiane e che hanno costruito materialmente il Ponte di Genova.
Tutto questo è diventato un testo teatrale che andrà in tour per l'Italia nella prossima stagione e che ieri sera ha avuto la sua anteprima come bis di "A Sud del Sud dei Santi", lo spettacolo di Peppe Servillo, Mario Incudine, Manfredi Tumminello e Antonio Vasta che ha infiammato il Festival della Comunicazione di Camogli.
Partendo dal canto popolare di "O Guarracino", in perfetta continuità con il repertorio di storie e musica del Sud della serata, e citando Renzo Piano che proprio in quella canzone aveva ritrovato in qualche modo l'elenco di tutte le professioni del Ponte, Incudine ha trascinato la piazza facendo diventare le parole di Massimiliano Lussana - autore del volume e della riduzione per ieri sera, nati da un'idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo - un sabba inarrestabile, divertente e commovente, dove le storie dei lavoratori si sono fuse, sulle note sempre più incalzanti di "La storia" di Francesco De Gregori, che fotografa alla perfezione la grandezza di ciascuno di loro, fino all'omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere, ed è morto di Covid in un letto dell'ospedale San Martino di Genova.