Vesigna, programmazione fondi Ue sia priorità prossima Giunta
L'Istat ha pubblicato i dati sull'occupazione in Liguria relativi al secondo trimestre 2020 e le prime elaborazioni di Marco De Silva responsabile dell'ufficio economico Cgil Liguria confermano un dato atteso, ma temuto: sono ben 25.081 gli occupati in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. "L'occupazione nel 2° trimestre 2020 scende al punto più basso da quando ci sono le rilevazioni trimestrali (dal 1993): sono 587.922 gli occupati in Liguria con un calo di 25.081 occupati (- 4,1%), un calo dalle proporzioni mai viste prima" commenta De Silva. I dati Istat sono tra aprile e giugno 2020 e coprono quindi il periodo più duro del lockdown. "Il calo maggiore lo riscontriamo negli occupati indipendenti che perdono 17.171 unità (- 9,6%) contro un - 1,8% degli occupati dipendenti che invece ne perdono 7.909" sottolinea De Silva. "Sono soprattutto i maschi a perdere occupati: infatti calano del 4,6% sul 2° trimestre 2019 (- 15.935), mentre le femmine arretrano di 9.146 occupate pari al - 3,4%".
Tra i singoli settori produttivi il calo percentuale maggiore si registra in agricoltura, silvicoltura e pesca (-18,3% con -2.450 occupati) e in valore assoluto nei servizi (-13.465 occupati, - 2,8%). L'industria perde 9.166 occupati (- 7.9%), il turismo 12.894 occupati (- 8,8%) e l'industria manifatturiera 7 mila occupati (- 8,5%) Parla di "risvolti drammatici" della pandemia il segretario generale Cgil Liguria Federico Vesigna. "Ora abbiamo bisogno di un salto di qualità nel confronto con il Governo rispetto alle priorità sulle quali indirizzare le risorse del Recovery Fund", afferma. "Deve essere priorità della prossima Giunta la programmazione dei fondi europei che sono gli unici strumenti per fare politica industriale nel nostro Paese", aggiunge. "In questi ultimi cinque anni il sindacato in Liguria è stato promotore di idee che si sono concretizzate in accordi con la Regione Liguria - ricorda anche - e che hanno permesso di spendere sul territorio fondi che altrimenti sarebbero andati perduti o distribuiti senza criteri selettivi". (ANSA).