Presidente Piana sospende lavori per incontro con manifestanti.
(ANSA) - GENOVA, 23 GIU - La protesta dei lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche e aziendali colpiti dall'emergenza covid stamani a Genova è arrivata davanti all'ingresso del Consiglio regionale per chiedere "certezze di reddito e ammortizzatori sociali". Il presidente dell'assemblea Alessandro Piana ha sospeso i lavori per un incontro tra la conferenza dei capigruppo e una delegazione di manifestanti.
"Non si risana il Paese sulla pelle dei lavoratori" e "Non vogliamo essere invisibili": sono alcuni dei cartelli dei lavoratori in piazza. Secondo i dati della Filcams Cgil sono oltre 80 mila i lavoratori coinvolti in tutta italia nella vertenza, di cui 39 mila delle mense scolastiche e 13 mila delle mense aziendali, a Genova almeno 1.500 persone. La Cgil Genova denuncia che "la categoria ha terminato la copertura dell'ammortizzatore sociale (FIS) con causale emergenza covid, in molti sono rimasti senza reddito per 3 mesi per responsabilità delle numerose imprese che non hanno anticipato l'assegno ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell'indennità da parte dell'Inps. Come ogni anno, vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell'anno scolastico, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi in atto. Senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l'anno scolastico 2020/2021". (ANSA).