
Polizia postale in azione. Coinvolti anche minori
Sette persone denunciate dai cuberinvestigatori della polizia postale della Spezia per reati avvenuti sul web durante il lockdown, oltre a un quindicenne segnato al Tribunale per i minori di Genova. Il giovane aveva simulato il reato di cyberbullismo introducendosi all'interno dell'account Instagram di un coetaneo. Un ventiduenne è stato denunciato per revenge porn, in quanto dopo la fine di una relazione aveva diffuso tramite chat dei video che riprendeva la coppia in atteggiamenti intimi. I filmati, diffusi durante il lockdown e ritrovati in possesso del giovane dopo una perquisizione, erano stati girati per altro all'insaputa della ragazza. Il revenge porn prevede una pena da 1 a 6 anni e una multa fino a 15 mila euro. Denunciati anche un trentaduenne di Montignoso (Massa) e un trentunenne di Messina che avevano venduto sul web una borsa firmata del valore di 500 euro e una canna da pesca da 80 euro senza inviare la merce. Altri quattro, due italiani ventitreenni e due rumeni venticinquenni, residenti in provincia di Roma, sono stati denunciati per favoreggiamento personale, per aver ricevuto ed effettuato bonifici a vario titolo, non fornendo informazioni sulla provenienza del denaro risultato provento di attività illecite, truffando un uomo con la vendita online di un trattore agricolo per 15 mila euro.
(ANSA).