Al momento l'83% degli ospiti è negativo
Nonostante le Rsa rappresentino una criticità per la lotta al coronavirus, in Liguria gli ultimi numeri che arrivano da Alisa, sembrano dare un segnale di speranza. Su 7770 risultati di test sierologici compiuti su ospiti (4592) e operatori (3.178) emerge che l'83,3% degli ospiti è negativo al virus e la percentuale raggiunge il 90,2% tra gli operatori. "Credo che questo dato difficilmente potrà avere variazioni significative", afferma il commissario di Alisa Walter Locatelli spiegando che i test fatti sono quasi 15 mila su una platea che interessa circa 20 mila persone. Rimane il dato che nel 40% delle strutture ci sono criticità, che il personale è stato rinforzato e che molti dei morti liguri, 828, arrivano dalle Rsa, 312, secondo gli ultimi dati disponibili.
"Nel caso di particolari criticità non è esclusa la possibilità di un commissariamento", dice Locatelli Locatelli sostiene quanto fatto e sottolinea che il sistema ligure è corso ai ripari prima che il ministero desse disposizioni, intorno alle metà di marzo. "E' stato scoperto, da alcune tac, che il virus circolava in Liguria da gennaio. Il 25 di febbraio abbiamo limitato gli accessi e il giorno prima abbiamo fatto una videoconferenza con tutti i gestori per dare indicazioni". Il commissario di Alisa non nasconde che i dispositivi di protezione individuale sono stati un problema.
"Il consumo oggi è 50 volte superiore a quello dell'anno precedente, anche se ne avessimo avute in base allo storico in una settimana avremmo consumato le scorte di un anno. La protezione civile si era fatta garante del rifornimento, noi li abbiamo acquistati ugualmente in modo autonomo e abbiamo potuto sopperire, se pur parzialmente. (ANSA).