Solo fondi tentato acquisto, ma nessuno vuole azienda in blocco
"La via per l'inferno è lastricata di annunci e promesse". Così il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro commenta la riunione appena conclusa al Mise sulla vertenza Piaggio Aero. "L'unica cosa concreta è una commessa sui motori e forse una seconda, ma non si tratta di lavoro nuovo ma di commesse bloccate dopo l'avvio dell'amministrazione controllata" dice Manganaro. Nulla di certo sui tempi per il refitting dei velivoli P180: "Hanno fatto scendere le commesse per la trasformazione dei P180 da 10 a 9 ma i tempi sono lunghi e non se ne parla prima di fine anno, così come le piattaforme per i droni da due sono diventate una". Per Manganaro "non c'è solo un problema di annunci al ribasso, ma di commesse che non arrivano e che non permettono il rientro a giugno di chi è in cig". "Ci dicono che ci sono 39 offerte e scopriamo che sono fondi che tentano l'azzardo. Nessuno vuole Piaggio in blocco". Entro il 30 agosto il commissario Nicastro dovrà definire il piano industriale in una situazione d'incertezza.
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