La comunicazione durante il presidio davanti a S. Giorgio
Non partiranno domani a bordo della 'nave delle armi', la Bahri Jazan, i quattro generatori destinati all'Arabia Saudita. Lo ha comunicato l'autorità portuale di Genova alla delegazione del Calp nel corso di un presidio a cui hanno partecipato diverse decine di persone per protestare contro l' arrivo nel porto di Genova del cargo saudita. "Siamo soddisfatti da questa comunicazione - ha detto un rappresentante del collettivo - ma domani monitoreremo che quanto ci è stato detto venga rispettato. Sappiamo che questo non risolve il problema delle armi anche se per la seconda volta il nostro pezzettino lo abbiamo fatto fermando un carico di armi". Il presidio indetto per domani alle 5 al varco Etiopia potrebbe essere annullato anche se resterà la vigilanza dei portuali affinché venga rispettato quanto comunicato. Al presidio di oggi c'erano tra gli altri partiti di sinistra, Usb, pacifisti, Amnesty International.
La Cgil ha revocato lo sciopero e il presidio indetto per domani mattina: "Rimarcando l'importante passaggio segnato oggi - scrive il sindacato in una nota - rimarremo attenti a tutto ciò che avviene nel Porto di Genova e pronti a confrontarci con chiunque voglia essere parte attiva nel migliorare la nostra società".