Se n'è parlato in commissione consiliare, il caso via Fillak
La crisi del commercio genovese dopo il crollo del ponte Morandi sbarca a palazzo Tursi, così come i problemi legati all'accesso ai contributi e all'erogazione degli aiuti a disposizione. Drante la commissione consiliare sul tema il segretario generale della Camera di Commercio ha spiegato che solo 363 imprese sulle 1350 (tra zona rossa, arancione e quella estesa ai tre municipi cittadini coinvolti dal crollo) hanno presentato la domanda per il risarcimento del calo del fatturato, in base al decreto Genova, vedranno riconosciuta e erogata la cifra totale a disposizione, circa 10 milioni complessivi. Per tutti gli altri si attingerà al contributo una tantum per professionisti e piccole imprese, il cui bando sarà ampliato a breve, fino a comprendere anche chi ha chiuso i battenti, a causa della crisi, per meno di sette giorni. Durante la commissione esponenti delle associazioni di categoria come Ascom, Confesercenti, Cna e Confartigianato hanno sollevato il problema dei risarcimenti, commisurati al calo del fatturato e non ai maggiori costi sostenuti. Inoltre hanno sottolineato come sul territorio non sia ricaduto ancora un euro, come ha detto il direttore genovese di Confesercenti Andrea Dameri. In realtà i primi risarcimenti per chi ha presentato il modello Ae sono stati erogati in questi giorni, ma sono soltanto una decina. L'assessore al Commercio Paola Bordilli ha assicurato ai negozianti che non rientrano in alcuna tipologia di aiuto, in particolare a quelli di via Fillak, la zona più vicina al cantiere del ponte Morandi, che entro la fine del mese l'amministrazione vuole definire come assegnare gli aiuti ricavati da un avanzo delle donazioni arrivate dai privati per l'emergenza di ponte Morandi. Saranno commisurati al pagamento della tassa sui rifiuti. "Cercheremo di rimborsarla totalmente almeno ai negozi più vicini alla zona rossa", ha spiegato Bordilli. "Qui è un deserto, non abbiamo più clienti e rischiamo di chiudere se non avremo presto un aiuto - ha spiegato in lacrime alla Commissione Ivan Spagnolo, uno dei commercianti della zona -. Chiediamo un aiuto subito e chiediamo che il Comune si attivi per organizzare un incontro in cui sia presente anche Autostrade". (ANSA).