Ponte: Bucci, progetto non cambia

Liguria

Commissario, posso non tenere conto Consiglio lavori pubblici

 "Il progetto è valido, non è stato modificato e non sarà modificato": Lo ha dichiarato il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci a palazzo Tursi durante la seduta del consiglio comunale dedicata esclusivamente al tema di ponte Morandi. Il sindaco ha risposto a una richiesta di informazioni avanzata dalla capogruppo Pd Cristina Lodi che faceva riferimento a indiscrezioni di stampa secondo cui il Consiglio superiore dei lavori pubblici, nel suo parere sul progetto del ponte, avrebbe suggerito l'ipotesi di ridurre i piloni del viadotto rispetto al disegno di Renzo Piano per diminuire l'interferenza con l'ambiente sottostante. "Io non ho ancora letto il parere - ha dichiarato Bucci - abbiamo ricevuto alcuni suggerimenti ma ricordo che il commissario ha facoltà di procedere senza tenerne conto".

Intanto si apprende che la procura di Genova potrebbe chiedere l'astensione di Bernhard Elsener, uno dei periti nominati dal giudice Angela Maria Nutini per l'incidente probatorio nell'inchiesta sul ponte Morandi, dopo l'intervista rilasciata dallo stesso alla televisione svizzera. I magistrati starebbero preparando una memoria da depositare all'udienza dell' otto aprile, nel caso in cui l'esperto non dovesse astenersi di sua iniziativa. Oggi Elsener era presente alla consueta riunione tra periti e consulenti e non ha fatto cenno alla questione. Anche gli avvocati degli indagati stanno valutando di chiedere la ricusazione del tecnico. In ballo c'è anche la fissazione del secondo incidente probatorio, quello sulle cause vere e proprie del crollo, chiesto dalla procura venerdì. Il giudice non ha ancora fissato la data ma, soprattutto, dovrà decidere se riconfermare il suo collegio peritale o sostituirlo con altri esperti in tutto o in parte. Elsener aveva spiegato che se Autostrade avesse compiuto su tutti i sostegni l'intervento di rinforzo eseguito su uno soltanto "il ponte sarebbe ancora in piedi". Una frase che aveva scatenato le reazioni dei legali degli indagati.
   

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