Nel Savonese. La madre: la Federazione intervenga
Insulti razzisti a un calciatore di 14 anni della categoria Giovanissmi durante una partita di calcio a Cairo Montenotte (Savona). L'arbitro, donna, ha sospeso la gara due volte perché un gruppo di ventenni gridava 'nero di m...' al portiere di origini sudamericane della squadra del Priamar di Savona. "Mio figlio è ferito e amareggiato, è un episodio vergognoso che non merita altri commenti se non un intervento deciso della Federazione, non si possono accettare certi episodi" ha denunciato la madre. Sotto accusa la tifoseria della Cairese di Cairo Montenotte.
"Il clima teso era percepibile, ma non tanto in campo quanto dagli spalti. Quel drappello di 20 ragazzi che continuavano ad insultare prima e scimmiottare insulti a matrice razziale è stata una cosa che mi ha ferito dentro, da allenatore e da amante di questo sport", ha spiegato Luca Fiorio, allenatore del giovane insultato. "Siamo molto dispiaciuti per quanto successo, penso che nessuno si deve permettere insulti del genere, fuori o dentro gli stadi, grandi e piccoli", ha aggiunto un dirigente della Cairese.
"Ritengo che la Federazione debba fare qualcosa, mettere dei paletti a tutti coloro che si recano nei campi da calcio. Da madre ho insegnato ai miei figli l' educazione, cosa che evidentemente si sta perdendo. Anche perché, la cosa più sorprendente è stata che nessuno degli adulti presenti alla stadio è intervenuto per fermare i cori razzisti e questo è ancora più disdicevole", ha detto Ana, la madre del 14enne. "Mio figlio ora sta meglio, ne abbiamo parlato a lungo, certo è rimasto ferito e amareggiato, ma andiamo avanti".
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