Ponte: impatto negativo minore del previsto

Liguria
@ANSA

Il crollo e la crisi nazionale 'gelano' però la crescita dell'economia genovese

Per le aziende genovesi la seconda parte del 2018 segna numeri in calo: -2,2% il fatturato Italia dell'industria e -1,4% quello della logistica e il porto ha visto calare del 5,4% il traffico contenitori. Dati che arrivano dopo quattro semestri di trend positivo dell'economia locale.
    Una battuta d'arresto legata solo in parte al crollo di Ponte Morandi. "C'è stato un effetto combinato fra l'impatto del ponte e il rallentamento generale dell'economia" commenta il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini presentando gli indicatori del secondo semestre 2018 e le previsioni per il 2019. L'impatto del ponte è stato minore del previsto: le imprese a novembre parlavano di 178 milioni di perdita di valore aggiunto nelle attività logistiche e portuali e 54,5 nell'industria, a gennaio sostengono che le perdite si sono ridotte rispettivamente a 56,6 e 48 milioni e si sono azzerati gli extracosti per il personale dipendente che erano stimati a novembre in 68,2 milioni.

L'aggiornamento dello studio effettuato da Confindustria Genova con Camera di commercio e Università dice che le stime delle aziende sugli impatti diretti del crollo sono migliorate anche per quanto riguarda i costi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, passati da 64 a 54 milioni, e si è ridotta anche la "minore propensione al consumo": da 27 milioni a novembre ai 13,5 di gennaio. Tornando al rapporto di Confindustria Genova sull'economia genovese nel secondo semestre del 2018, realizzato con un' indagine sugli associati, il titolo è comunque "Gelata del 14 agosto" perché le previsioni erano di un altro semestre positivo, addirittura in accelerazione. Invece c'è una frenata per l'industria manifatturiera (che vede scendere la produzione dell'1,2%, il fatturato Italia del 2,2%, anche se aumentano gli ordini Italia del 2,4% e quelli esteri del 9,3%) e la logistica (fatturato Italia -1,4%, fatturato estero -0,7%, prezzi di vendita 0,2% e costo del lavoro +2,6%) e cala il turismo (-3,8% il fatturato Italia e e -3,5% gli arrivi). Resta il segno negativo anche sulle prospettive per i primi sei mesi di quest'anno. Tutte voci in calo tranne l'occupazione in crescita dello 0,6%: fatturato industria e servizi - 0,1%, ordini -1%, esportazioni -0,9%.
   

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