Due carabinieri feriti
Rissa la scorsa notte tra quattro magrebini che si sono affrontati con calci, pugni e coltelli nella sala d'aspetto del pronto soccorso dell'ospedale Borea dove i locali sono stati danneggiati. Un agente della vigilanza privata dell'ospedale ha fatto rifugiare i parenti dei degenti in una stanza del pronto soccorso per metterli in sicurezza, mentre i quattro continuavano a picchiarsi. Nel frattempo sono sopraggiunte due pattuglie dei carabinieri. Due i militari feriti: uno ha riportato contusioni a un braccio e l'altro una ferita da taglio, ma non è ancora chiaro se da una lama o altro. La situazione è tornata alla normalità, dopo oltre un'ora. I militari per sedare la riss ahanno usato anche lo spray al peperoncino di cui sono dotati.
"Ringrazio il personale del pronto soccorso, valso a mettere in sicurezza i parenti dei degenti - ha detto il direttore generale dell'Asl1, Marco Damonte Prioli - e le forze dell'ordine intervenute in modo tempestivo".
"Non è accettabile che nel luogo in cui si salvano vite umane vengano commessi reati di questo genere. Mi auguro che venga fatta immediata chiarezza e i responsabili vengano rimpatriati", commenta l'assessore regionale alla Sanità, la leghista Sonia Viale.
"In un Paese civile gli ospedali devono essere inviolabili. Pazienti e parenti non possono rimanere ostaggio di violenti. I quattro stranieri ora potranno essere espulsi, anche grazie alle nuove norme previste dal Decreto Salvini. Pertanto, mi auguro che i fatti vengano accertati al più presto e i responsabili vengano condannati e rimpatriati immediatamente", dice il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana (Lega).
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