Coinvolti dirigenti azienda rifiuti e imprenditori privati
Chieste le condanne per le 10 persone tra ex dirigenti Amiu, l'azienda municipalizzata di Genova che si occupa della raccolta dei rifiuti, e gli imprenditori coinvolti nell'inchiesta su un giro di escort in cambio di appalti. I pubblici ministeri Paola Calleri e Francesco Cardona Albini hanno chiesto in particolare la condanna a 5 anni e due mesi per Corrado Grondona, ex responsabile Affari generali di Amiu; 5 anni e 5 mesi per Gino Mamone, 5 anni e 3 mesi per il fratello Vincenzo, entrambi imprenditori, e 3 anni e 5 mesi per il figlio di quest'ultimo Luigi; 4 anni e 7 mesi per Stefano e Daniele Raschellà; 4 anni e 6 mesi per Claudio Dejana.
Per i tre dipendenti Amiu Carlo Sacco (direttore della discarica di Scarpino) chiesti 3 anni e 2 mesi; un anno e 9 mesi per Massimo Bizzi e 3 anni e un mese per Roberto Ademio (funzionari dell'azienda). Le accuse sono, a vario titolo, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e la turbativa d'asta.