Studio, aumentano diseguaglianze educative in periferie città
Il 26,9% dei bambini e adolescenti in Liguria vive in condizioni di povertà relativa e aumentano le diseguaglianze educative per chi cresce nelle 'periferie' urbane delle grandi città come Genova. Lo rileva lo studio 'Le periferie dei bambini', curato da Save the Children. Secondo l'analisi a Genova vive in aree 'periferiche' il 70% dei bambini al di sotto dei 15 anni, in quartieri dormitorio svuotati di giorno per effetto dei grandi flussi pendolari verso i luoghi di lavoro, privi di opportunità e poveri di relazioni sociali.
Differenze sostanziali tra una zona e l'altra riguardano anche i cosiddetti 'neet', ovvero i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano più, sono senza lavoro e non sono inseriti in alcun circuito di formazione: nel quartiere genovese di Carignano sono il 3,4%, mentre a Ca' Nuova il 15,9%. Anche i dati tratti dai test Invalsi testimoniano il divario nell' apprendimento scolastico, che secondo i risultati riportati a Genova, hanno avuto miglior esito nella cintura metropolitana.
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