Escluso corto circuito, resta colpa o volontarietà
La procura di Imperia ha ipotizzato il reato di incendio doloso nel fascicolo contro ignoti per il rogo che il 23 ottobre corso ha distrutto la palazzina dell'Autorità Portuale di Savona. Una volta esclusa la causa di corto circuito, rimarrebbero così in piedi due ipotesi per l'origine delle fiamme che in poco meni di mezz'ora hanno completamente divorato una costruzione costata 8 mln di euro: quella di incendio colposo, che prevedrebbe una disattenzione umana e, appunto, quella dolosa. Tra l'altro sembrerebbe accertato che i materiali di coibentazione usati per il rivestimento esterno non sarebbero stati ignifughi e comunque sono stati montati in maniera non idonea.