Decisione della questura di Genova
Applicata per la prima volta, anche a Genova, la misura di sorveglianza per uno stalker, disposizione comminata solo a mafiosi o criminali con rilevante pericolosità sociale. La prima applicazione in Italia è avvenuta nei giorni scorsi a Milano. La misura è stata disposta a un genovese di 42 anni su richiesta del questore Sergio Bracco attraverso la Divisione Polizia Anticrimine, che ha messo in atto le nuove norme introdotte nel 2017 col nuovo codice antimafia.
Secondo quanto appurato dagli investigatori, l'uomo negli ultimi quattro anni aveva perseguitato tre donne. Il tribunale ha disposto per l'uomo diverse prescrizioni alle quali attenersi: dovrà sempre dare notizia alla polizia dei suoi spostamenti, presentandosi personalmente al commissariato di zona almeno tre volte alla settimana ed ogni volta che verrà convocato; gli è stato vietato inoltre di detenere armi o qualsiasi strumento atto ad offendere. La violazione di tali prescrizioni potrà comportare anche l'arresto.
L'uomo era stato condannato a sei mesi per stalking. Il primo episodio risale al 2014, mentre gli altri due sono del 2016 e del luglio di quest'anno. Il copione era sempre lo stesso: una volta finita la relazione, iniziava prima con le telefonate e gli sms (anche 40 al giorno) e poi con i pedinamenti e infine con le botte. In un caso aveva mandato all'ospedale la sua ex con una prognosi di 20 giorni: la procura aveva chiesto prima il divieto di avvicinamento e poi, dopo la violazione dell'obbligo, gli arresti domiciliari fino al carcere, visto che aveva violato anche la detenzione in casa. Ritornato in libertà, aveva conosciuto un'altra donna ma dopo pochi mesi la storia era finita e l'uomo aveva iniziato a perseguitare la sua ex fino a chiuderla in casa una sera. La donna aveva chiamato la polizia e l'uomo era stato denunciato.