Un centinaio ancora in albergo in attesa di arredi in case
Si va concludendo l'emergenza abitativa degli sfollati a causa del crollo di ponte Morandi.
Delle 261 famiglie che non hanno più potuto avere la casa dal 14 agosto, giorno del crollo del viadotto autostradale, 170 hanno scelto l'autonoma sistemazione e 88 le case messe a disposizione dagli enti pubblici. Tre sono le famiglie che non hanno ancora scelto come sistemarsi. A fare il punto è stato l'assessore comunale Pietro Piciocchi, che ha la delega ai rapporti con il commissario per la ricostruzione. Lo ha fatto a margine della consegna di 9 appartamenti di Cassa depositi e prestiti, su 40, ristrutturati nell'ex ospedale psichiatrico di Quarto.
"Delle 261 famiglie sfollate - spiega - sono 170 quelle che hanno scelto l'autonoma sistemazione e hanno già ricevuto due mensilità. Ci apprestiamo a pagare la terza e poi daremo un contributo comprensivo di tutta la somma a loro spettante nell'anno. Abbiamo già assegnato 88 case pubbliche. Tre nuclei familiari non hanno ancora detto al Comune come vogliono sistemarsi, ma le stiamo sollecitando". Attualmente ha detto Piciocchi sono ancora un centinaio le persone che vivono in albergo, in attesa di poter avere gli appartamenti assegnati ristrutturati e arredati.
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