Serve reticolo norme vere, commissario opera in deroga a tutto. Incontro Salvini-Cantone il 16 ottobre
"Decreto Genova? Il governo ha sottovalutato il rischio delle infiltrazioni mafiose": lo ha ribadito il presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, a 24Mattino di Maria Latella e Oscar Giannino su Radio 24. "Io credo - ha detto, auspicando che il provvedimento venga 'corretto' - che ci sia stata una sottovalutazione del tema. La norma dell'esecutivo prevede genericamente un'indicazione senza precedenti: il commissario opera in deroga a tutte le disposizioni di norme extra penali". "Qual è il rischio del decreto? Non è un rischio da azzeccagarbugli o cacadubbi", ha proseguito. "I lavori si devono fare ma creando un reticolo di norme vere. La scelta del governo con l'intento di semplificare è stata quella di derogare tutto e di consentire al commissario di fare quel che vuole. Ma non può essere così anche perché il nostro sistema rientra nell'ordinamento europeo e di conseguenza le norme del diritto europeo si applicano. Ma vi immaginate il commissario che applica il diritto europeo senza la mediazione del diritto italiano?".
Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini incontrerà, a quanto si apprende, il presidente della Anac, Raffaele Cantone, martedì 16 ottobre. Al centro dell'incontro, il decreto Genova sull'emergenza per il crollo di Ponte Morandi, sul quale ieri Cantone ha segnalato diverse criticità nel corso di un'audizione alla Camera.