Pala di Raffaello tornerà a Pescia dopo cure all'Opificio

Toscana

E' 'Madonna del Baldacchino', sarà visibile nel Duomo tre mesi

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(ANSA) - FIRENZE, 28 NOV - La Madonna del Baldacchino, pala d'altare di Raffaello (1483-1520), si prepara a tornare da Palazzo Pitti a Pescia, la città dove si trovava sino alla fine del '600. L'anno prossimo dal 29 aprile al 30 luglio 2023, l'opera sarà esposta nella Cattedrale di Pescia, dove dialogherà con la copia commissionata al pittore fiorentino Pier Dandini (1646-1712), alla fine del Seicento. L'iniziativa rientra nell'ambito degli Uffizi Diffusi ed è stata finanziata dalla Fondazione Cr Pistoia e Pescia. Ora la Madonna del Baldacchino si trova all'Opificio delle Pietre dure di Firenze, dove, in vista della 'trasferta', è stata sottoposta a indagini diagnostiche per vagliarne lo stato di salute. Il responso ha stabilito che l'opera 'sta bene', può essere trasferita a Pescia ed essere esposta in Duomo. Ha avuto solo bisogno di un leggerissimo intervento di consolidamento nella porzione più alta del supporto ligneo.
    Realizzata da Raffaello tra il 1506 e il 1508 su commissione della famiglia Dei, la grande pala era stata concepita per la Chiesa di Santo Spirito a Firenze, dove non andò mai. Arrivata a Pescia, restò in Duomo per un secolo e mezzo, fino al 1697 quando fu acquistata dal Gran Principe Ferdinando de' Medici, che la riportò a Firenze a Palazzo Pitti, sua attuale sede. La soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure Emanuela Daffra ha spiegato che "riesaminare la grande pala a quasi 40 anni dal precedente intervento ha permesso di verificare la tenuta di quest'ultimo, di fare il punto sulle condizioni attuali del dipinto e di rivedere le conoscenze alla luce di tecnologie di indagine straordinariamente progredite". Per il direttore delle Gallerie Eike Schmidt "portare la Madonna del Baldacchino di Raffaello a Pescia è un'operazione di peso eccezionale". Il presidente della Toscana Eugenio Giani parla di "notizia eccezionale". (ANSA).
   

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