Siccità: salvati 100 pesci in Versilia, rifugio ultima pozza

Toscana

Trasferiti coi secchi in fiume dove scorre ancora l'acqua

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(ANSA) - PIETRASANTA (LUCCA), 13 AGO - Salvati da morte certa un centinaio di pesci che si erano rifugiati nell'ultima pozza d'acqua rimasta del loro fosso in Versilia, il Ranocchiaio, ormai in secca per un lungo tratto. Il Consorzio di bonifica è intervenuto per trasferire circa 100 tra carpe, carassi e anguille, intrappolati e in sofferenza per il caldo e la carenza di ossigeno, rilasciati nel vicino fiume Versilia. L'operazione si è svolta adottando tutte le attenzioni necessarie per non stressare gli animali. La pozza era di solo 30 metri quadrati, situata nel punto più basso di tutto il corso Ranocchiaio, dove sono alloggiate le pompe idrovore.
    "Abbiamo avvisato gli uffici regionali competenti e ci siamo adoperati per portare in salvo animali in difficoltà fra cui esemplari di anguilla, specie pregiata, tipica della zona protetta del Lago di Porta - spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi - Quella al Ranocchiaio è al momento l'unica situazione critica rispetto a tutti i 34 impianti idrovori gestiti dal Consorzio, dove l'acqua nei canali che arrivano alle pompe è presente in livelli accettabili e non abbiamo rilevato sofferenze della fauna ittica".
    I pesci si erano radunati dietro le griglie dell'impianto, nel punto più ombreggiato di tutta la struttura, ma anche il più difficile da raggiungere. Uno alla volta, in parti uguali tra adulti e novellame, sono stati deposti in grossi secchi e spostati nelle acque dell'attiguo fiume Versilia, valutate dagli esperti idonee a poter accogliere gli animali e garantire il loro immediato adattamento. (ANSA).
   

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