In provincia di Lucca 'paradiso selvaggio' dell'antropologo
(ANSA) - LUCCA, 05 AGO - Il 'rifugio' di Fosco Maraini nel comune di Molazzana (Lucca), tra le montagne delle Apuane, entra a far parte della rete museale dell'associazione nazionale Case della memoria.
"Cercavo un bel posto selvaggio. Un giorno dalla Pania intravidi lontano un tetto rosso. Fu difficile rintracciarlo. Il tetto rosso ricopriva ormai il guscio di una casa abbandonata.
Dal 1978, appena posso scappare da Firenze, mi rifugio in questo paradiso. Pasquigliora e dintorni, oggi luoghi abbandonati", così lo stesso antropologo fiorentino descriveva il "paradiso selvaggio" dove sorge la sua casa, oggi di proprietà del Comune di Molazzana, nel cui cimitero dell'Alpe Sant'Antonio ha scelto di riposare.
Casa Maraini fa parte di un piccolo gruppo di case isolate in località Pasquìgliora, su una propaggine del monte Rovaio (gruppo delle Panie), a mille metri di quota. Un luogo remoto (senza strada, senza acqua se non alla fonte a dieci minuti di cammino, senza energia elettrica nei primi anni) dove Maraini riallacciò i legami con le Alpi Apuane, le montagne della sua giovinezza, trascorrendovi tra il 1975 e il 2004, anno della sua morte, lunghi periodi ogni anno e tutte le estati. Con l'acquisto della casa Maraini divenne proprietario anche di parte di un vicino castagneto.
Andrea Talani, sindaco di Molazzana, si dice orgoglioso che un personaggio come Maraini "abbia scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita e di riposare per l'eternità nel nostro territorio. Vogliamo, con l'acquisto" della sua abitazione e la creazione della casa museo, "creare un legame indissolubile tra Molazzana e Maraini che possa dare slancio e sviluppo al turismo e alla cultura nella nostra magnifica valle, valorizzando il suo lascito culturale". "Quella di Maraini rappresenta una tipologia di casa museo in cui come associazione crediamo fermamente - afferma Adriano Rigoli, presidente delle Case della Memoria -.
Un luogo che rappresenta una testimonianza del messaggio di Maraini, ma che diventa anche il punto di partenza per una riscoperta e la valorizzazione del territorio in cui è immersa".
(ANSA).