Ucraina: Klitschko,Italia fermi accordi economici con Russia

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Sindaco Kiev parla in video al consiglio comunale di Firenze

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(ANSA) - FIRENZE, 28 MAR - "La città di Mariupol nella quale vivevano 3 milioni di persone, non esiste più. Il sindaco di Mariupol mi ha detto che oltre 80% degli edifici della città è andato distrutto. Anche nella città di Kharkiv oltre 1100 edifici sono stati distrutti. Anche il sindaco di Chernihiv mi ha confermato che la metà della città è stata distrutta. Anche le città intorno a Kiev, quali Gostomel, Borodjanka e Iripin, come sono state distrutte, non esistono più". Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, intervenuto in videoconferenza in consiglio comunale a Firenze.
    "Voglio rilanciare un messaggio nei confronti di tutti gli italiani. È' necessario che interrompiate gli accordi economici e commerciali con le compagnie e aziende russe. I soldi che i russi ricevono in questo momento, che arrivano grazie agli accordi economici, non vengono investiti nell'economia nazionale ma nelle armi. Su ogni euro, su ogni centesimo che arriva dalla Ue in Russia questi soldi sono macchiati di sangue - ha continuato -. Siamo consapevoli che i grandi progetti russi non si fermeranno all'Ucraina. La ricostruzione del vecchio impero russo può riguardare anche altri Stati come Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria". Secondo Vitali Klitschko "la propaganda russa sta funzionando con molta efficienza. I russi sanno bene che le armi più efficienti non sono i carri armati ma appunto la propaganda e i media. Uno dei principali canali media statali russi, Russia Today, dispone di un budget più elevato della stessa capitale Kiev". "Secondo la Russia dobbiamo trovare un compromesso - conclude -. Di questo compromesso dovremmo cedere una parte dell'Ucraina, per me questo è inaccettabile, per questo non ci rimane altro che difendere la nostra patria. Noi ucraini abbiamo distrutto il mito dell'imbattibile e invincibile esercito russo. Stiamo resistendo all'aggressione di uno degli eserciti più forti al mondo e siamo riusciti a far cambiare i loro obiettivi: i loro membri dell'esercito sono dei mercenari, ricevono dei soldi per quello che stiamo facendo. Noi invece stiamo lottando per difendere le nostre famiglie, i nostri figli, le nostre abitazioni" (ANSA).
   

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