Paralizzato per infezione,raccolta fondi per aiutare Antonio

Toscana

Su piattaforma 'Gofoundme', per acquistare tutore innovativo

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 Una raccolta fondi per aiutare Antonio Del Lungo, 41 anni, dal 2018 costretto in carrozzina a causa di un'infezione midollare.
 

Pugile per passione, cresciuto a Panzano e ora residente a Greve in Chianti (Firenze), Antonio ha sempre creduto di poter migliorare e, dopo un'intensa attività riabilitativa a Villa Il Sorriso, centro di riabilitazione della Asl Toscana centro, è tornato a camminare e addirittura ha ripreso la patente. Il tutto grazie all'aiuto di due tutori. Adesso una nuova sfida: il sogno di usufruire di un tutore di ultima generazione (si chiama C-Brace), in grado di migliorare ancora la situazione alla gamba sinistra, quella che ha avuto più danni. Il costo è di 55mila euro, così per aiutare Antonio e la sua famiglia, che lo devono sostenEre, è stato lanciato un crowdfunding sulla piattaforma 'Gofundme': per fare una donazione è sufficiente scrivere Antonio Del Lungo sulla piattaforma (il nickname è 'SuperAnto') o sui motori di ricerca.

"Adesso cammino con un po' di paura - spiega Del Lungo -. La gamba destra non ha problemi, ma quella sinistra è maggiormente a rischio quindi bisogna fare attenzione. Questo tutore mi permetterebbe di stare di più in piedi, camminare con una posizione corretta. Ho fatto diversi progressi: tuttora mi muovo con un tutore rigido o con una 'molla' che mi dà una mano sulla gamba sinistra. Il C-Brace migliorerebbe la situazione: l'azienda ha anche una sede a Campi Bisenzio, dove io faccio riabilitazione".

La campagna di crowdfunding, avviata da qualche giorno, sta andando molto bene: sono stati raccolti oltre 22mila euro, le donazioni sono 280. "Sono molto contento - dice Antonio -. Vedo una grande generosità e questo è importante: alcuni sono miei amici, ma altre persone non le conosco personalmente, arrivano donazioni da tutta Italia, perché magari hanno conosciuto la mia storia sui social o sulla stampa". Quello che a Del Lungo non manca è la forza d'animo: "L'ho sempre avuta e pensare che prima di questo problema ero pure ipocondriaco - confessa, ridendo -.

Naturalmente i momenti difficili ci sono stati, ma ho sempre superato tutto con tranquillità. Anche io a volte sono stupito da come ho affrontato questa situazione. E voglio ringraziare tutti". La nuova sfida passa (anche) dalla generosità degli altri: "Mi piacerebbe che lo Stato italiano desse un contributo maggiore a persone che vivono queste situazioni - afferma -. So che in Germania o in Inghilterra passano il 75% della spesa di un tutore del genere, qui è diverso. È vero che non ho pagato gli strumenti precedenti e di questo sono felice, però erano importi diversi, più bassi. Sarebbe un bel gesto riconoscere una percentuale della cifra totale: magari in futuro cambierà qualcosa".

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