Da Burri a Fontana, reinterpretati modelli archivio
(ANSA) - FIRENZE, 12 GEN - Non chiamateli semplicemente cappelli, semmai piccole opere d'arte. Da Borsalino, il creative curator Giacomo Santucci, nominato dalla nuova proprietà (Haeres Equita), coinvolge nientemeno che il movimento informale di Alberto Burri, lo spazialismo di Lucio Fontana e l'arte povera del pittore e scultore greco Jannis Kounellis.
La collezione autunno/inverno 2022/23, in mostra oggi a Pitti Uomo 101, è un viaggio attraverso riflessioni artistiche, gli anni Settanta e il periodo fra le due guerre. Più sofisticata che mai, la collezione include modelli che, come tele grezze, vengono 'dipinti' con nuove storie. Ecco quindi i modelli d'archivio anni Settanta incontrare il découpage, l'effetto maltinto, le cuciture punto selleria e i fori 'spazialisti'. Si superano i limiti e si aprono nuove dimensioni, esaltando la maestria degli artigiani Borsalino. Ci sono inediti nastri in grosgrain, patch e tracolle-gioiello che esaltano le iconiche forme d'archivio, più una novità: il mondo animalier si arricchisce di un nuovo motivo che si preannuncia un bestseller, la 'tigre reale' in feltro a pelo lungo. La tiara diventa elemento grafico e viene proposta nell'inedita versione in bambù. Debutta anche il feltro di lana rigata, con lettering a contrasto. (ANSA).