Secondo indagine polizia avevano un "ruolo non secondario"
(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 28 SET - "Scaltre" e "senza scrupoli", ma anche astute: è il profilo che traccia la polizia delle sei donne accusate di avere fatto parte del presunto "consorzio familiare" dedito a furti nelle abitazioni tra le zone di Assisi e la Toscana sgominato dalla polizia.
Secondo la ricostruzione degli investigatori la più piccola ha 22 anni e la più grande 40 e a loro è attribuito un ruolo "di certo non secondario". Alcune di loro erano specializzate negli scippi e nei furti in abitazione che mettevano a segno - in base all'indagine - aggirando le padrone di casa, scelte appositamente sole e anziane, spacciandosi per venditrici di articoli vari o bisognose dei servizi igienici. Altre donne avevano compiti logistici: c'era chi si prestava a farsi intestare le auto che sarebbero state utilizzate per commettere i furti, chi trasportava la refurtiva fuori regione per essere piazzata e chi invece aveva il compito di custodire gli oggetti di valore dopo essere stati rubati e portati agli uomini della banda.
L'indagine è stata condotta dal commissariato di Assisi diretto dalla dottoressa Francesca Di Luca. (ANSA).