Viaggio per adozione. Donna positiva Covid si trova in ospedale
(ANSA) - FIRENZE, 30 APR - Partita per l'India 15 giorni fa con l'associazione International Adoption di Firenze per una adozione internazionale insieme ad altri 70 italiani, una coppia che vive in provincia di Firenze, a Campi Bisenzio, chiede aiuto per poter rientrare da New Delhi. La donna inoltre è risultata positiva al Covid, motivo per cui è stata portata prima in ospedale e ora si trova in un albergo sanitario mentre il marito è in albergo con la bimba, 2 anni, avuta in adozione. E' quanto scrive La Nazione a cui moglie e marito, Simonetta Filippini e il marito Enzo Galli, hanno raccontato cosa sta loro accadendo.
Come riferito dal quotidiano, l'iter di adozione si è svolto in tempi tutto sommato celeri. Niente imbarco però poi sull'aereo che li avrebbe dovuti riportare a casa: "Mercoledì mattina - racconta Enzo - Simonetta è risultata positiva al Covid mentre io" e la bambina "eravamo negativi. A quel punto la situazione è precipitata". Simonetta è stata portata in ospedale e da ieri trasferita ieri in un hotel Covid, tornando raggiungibile al telefono. "Ero in una stanza di due metri per due metri con sette persone - le sue parole riportate dal quotidiano - e alcune sono morte davanti ai miei occhi. La nostra polizza prevede la possibilità del volo contingentato e l'ambasciata e il Governo devono aiutarci".
"Dalle finestre dell'hotel - il racconto di Enzo al giornale - vediamo che bruciano i cadaveri dei morti di Covid in strada.
E' impressionante e siamo preoccupati. Siamo stati tutti separati, con noi ci sono coppie di varie zone d'Italia e hanno anche bambini bisognosi di cure in Italia. Abbiamo il permit exit dello Stato indiano per uscire ma non ci fanno partire: restare qui in attesa di un tampone negativo significa farci morire. Fuori c'è l'odore della morte ed è indescrivibile".
L'ambasciata italiana in India si è attivata individuando l'ipotesi del volo Air France New Delhi Parigi ma le autorità indiane non si deciderebbero a far imbarcare persone straniere positive. "Non sto bene, questa broncopolmonite si fa sentire e domattina sarò spostata nell'ospedale in cui sono già stata e di sicuro in camera non sarò sola. Abbiamo bisogno di tornare in Italia". Lo dice oggi all'ANSA Simonetta Filippini, la donna di Campi Bisenzio (Firenze) attualmente ricoverata a New Delhi, in India, dopo essere risultata positiva al Covid durante un viaggio per adottare una bambina, con il marito Enzo Galli. Al telefono Simonetta Filippini spiega che il "contagio in India si sta amplificando sempre di più. Ogni minuto è troppo importante". La donna dice che al momento per la sua situazione "non c'è niente da fare: le autorità indiane non mi fanno affittare un appartamento dove fare le cure domiciliari e non ho notizie su voli dall'Italia. Ma io devo partire, non possiamo restare qua". Intanto il marito e la figlia, cioè la bimba appena presa in adozione, sono sempre in attesa in albergo. "Sono disperati - conclude la donna - perché mio marito ha paura per me e non ne può più". Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha parlato oggi con Simonetta Filippini, la donna di Campi Bisenzio (Firenze) positiva al Covid ricoverata in un albergo sanitario di New Delhi in India, dove si era recata dal 19 aprile con il marito per l'adozione di una bambina di due anni. Dovevano tornare tutti a casa in Italia il 28, nove giorni dopo, ma poi Simonetta è risultata positiva e non si è potuta imbarcare. Così sono rimasti tutti in India: lei in osservazione, loro, negativi al momento, in attesa in un albergo. La situazione in India è complicata in questo momento per via dell'alto numero di contagiati. "Ho voluto parlare direttamente con Simonetta per sincerarmi della sua condizione - spiega il presidente Giani - e mi sono poi sentito con il ministro Di Maio. Anche la Farnesina si sta interessando al caso". I genitori di Simonetta avevano chiesto un intervento del ministero degli Esteri per organizzare il rientro con un volo militare. La telefonata tra il presidente Giani e la donna è stata lunga. La paura è che, se le condizioni peggiorassero, la donna di 45 anni possa finire in ospedale. "Lo sforzo, condiviso, che proviamo a mettere in campo - ribadisce Giani - è di agevolare il rientro di Simonetta in Toscana, per essere curata qui".
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