Stragi '93, Firenze ricorda Chelazzi a 18 anni dalla morte

Toscana

Evento online promosso dal Comune

(ANSA) - FIRENZE, 17 APR - Pubblico ministero a Firenze, dal 1998 applicato alla procura nazionale antimafia, fu il magistrato che coordinò le indagini sulle stragi mafiose del 1993 di Firenze, Roma e Milano, che portarono mandanti ed esecutori alla condanna: oggi Gabriele Chelazzi, scomparso nel 2003, è stato ricordato con un evento, online, promosso dal Comune di Firenze.
    All'iniziativa hanno portato testimonianze magistrati che lavorarono alla procura di Firenze con Chelazzi. "Si muoveva con un profilo di accertamento di tutti i singoli fatti che emergevano da un'istruttoria - ha ricordato Alessandro Nencini, attuale presidente della Corte d'Appello di Firenze - e aveva una meticolosità investigativa che io ho riscontrato poche volte nella mia attività professionale. Era rigoroso e umile, perché non dava mai per scontate le proprie convinzioni, ma ricercava sempre la verifica processuale". Ma Chelazzi "non era solo un grande magistrato - ha aggiunto Giuseppe Nicolosi, adesso procuratore capo di Prato - era un uomo di cultura straordinaria, era un musicologo finissimo, era un latinista e grecista altrettanto straordinario". All'evento, aperto dai saluti istituzionali del sindaco Dario Nardella e dell'assessore regionale Stefano Ciuoffo, hanno preso parte anche Caterina Romagnoli Chelazzi, moglie del magistrato; Marilena Rizzo, presidente del tribunale di Firenze; Giuseppe Quattrocchi, già procuratore capo di Firenze; Luigi Dainelli, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della Strage dei Georgofili; Alessandro Martini, assessore alla cultura della memoria e della legalità del Comune. Per Nardella,"quella di Chelazzi è una lezione che tutt'oggi deve essere d'ispirazione per tutti noi: un esempio di dedizione, di professionalità, ma anche di competenza in un momento, dobbiamo dirlo, non facile per la magistratura italiana". (ANSA).
   

Firenze: I più letti