Casa Martelli Firenze, tornano alla luce pitture dell'800

Toscana

Scoperte durante lavori ristrutturazione al piano terra

(ANSA) - FIRENZE, 15 FEB - Scoperte a Casa Martelli a Firenze preziose pitture e decorazioni murali risalenti ai primi anni dell'800. Lo rende noto il complesso dei Musei del Bargello, di cui Casa Martelli fa parte. Pitture e decori sono tornati alla luce durante i lavori di ristrutturazione al piano terra (tuttora in corso), in alcuni ambienti inutilizzati del palazzo, destinati a diventare parte integrante del percorso museale.
    L'intervento interessa alcuni locali situati lungo via Zanetti che prima della cessione dell'edificio allo Stato erano occupati da attività commerciali. Si tratta di otto sale che erano rimaste ingombre di arredi fatiscenti e residui di lavori edili, con impianti antiquati, oltre a problemi di infiltrazioni e umidità. Sgombrate le masserizie, nel giugno 2019, sono stati effettuati dei saggi di pulitura preliminare che hanno rivelato, sotto la scialbatura bianca moderna, la presenza di pitture murali a tempera su alcune superfici. Già in quella fase sono state riscontrate analogie con le pitture presenti in altre sale di Casa Martelli. 'Riemersi' poi due ambienti ornati interamente a paesaggio, dalla base al soffitto, un altro trasformato illusionisticamente in un padiglione di tessuto e i rimanenti decorati con motivi classicheggianti e geometrici.
    Dalle prime ricerche svolte emerge la possibilità che possano essere stati dipinti nel 1809 in occasione delle nozze di Niccolò Martelli (1778-1853) con Caterina de' Ricci per l'appartamento estivo della giovane sposa.
    Casa Martelli è stata residenza di un casato illustre per la storia di Firenze e del collezionismo d'arte fin dal XV secolo.
    La sua preziosa quadreria, esposta in ambienti affrescati da Vincenzo Meucci e Tommaso Gherardini, testimonia il prestigio delle raccolte d'arte con alcuni capolavori di artisti quali Mino da Fiesole, Piero di Cosimo, Domenico Beccafumi, Salvator Rosa, Luca Giordano. Acquisito dallo Stato nel 1999, il Palazzo conserva alcune suggestive sale, decorate interamente a paesaggio e a imitazione di un giardino d'inverno, che restituiscono il ricordo della vita che si è condotta nella casa fino all'estinzione della famiglia nel 1986. (ANSA).
   

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