Giani,mi vaccinerò in pubblico ma priorità a personale sanitario
(ANSA) - FIRENZE, 21 DIC - La Toscana vede il primo stock di dosi di vaccini antiCovid - saranno 600 - subito dopo Natale, alla breve distanza di sei giorni da oggi e il governatore Eugenio Giani lo evidenzia specificando che questi primi vaccini "arriveranno alle 7 della mattina del 27 dicembre" e che saranno distribuiti "50 per ciascuno dei 12 presidi ospedalieri dove verranno somministrati. Arriveranno tutti a Careggi, ma da Careggi partirà la borsa perché possano essere somministrati contestualmente nei 12 ospedali della Toscana" selezionati per la prima fase. Poi a gennaio, lo ha detto ancora Giani, partirà la campagna di vaccinazione per "i nostri 116.240" vaccini assegnati e "sono gli operatori sanitari che avranno priorità proprio perché sono in prima fila" a lottare contro il Coronavirus. Giani ha annunciato che vuole vaccinarsi in pubblico, per dare l'esempio, ma prima aspetterà che sia vaccinato il personale sanitario. "Non voglio sottrarre" il vaccino "a chi è in prima linea negli ospedali - ha sottolineato - quindi, deciderò il momento in cui farlo perché, in una fase in cui ne abbiamo centellinati, è giusto che siano vaccinati prima gli operatori sanitari". Dunque, anche il sistema sanitario toscano si prepara ad alzare la nuova, e molto attesa, difesa disponibile contro il Covid mentre nella regione continua la salita dei contagi (+0,4%) con 452 nuovi casi (età media di 47 anni) a cui si aggiungono altri 34 decessi (totale dall'inizio 3.473) secondo il report delle 24 ore. I nuovi positivi sono usciti da 6.638 tamponi (6,8%). In cura ci sono 12.396 persone (-3,2%) tra 1.150 ricoverati (di cui 185 in terapia intensiva) e altri 11.246 a casa. Ci sono poi 23.648 persone in quarantena fiduciaria. Uno stato dell'arte migliore rispetto a qualche settimana fa che permette di riportare alcuni ospedali al regime pre-Covid: oggi, con la dimissione degli ultimi due pazienti, è tornato Covid free l'ospedale di Pontremoli (Massa Carrara). All'ospedale Santo Stefano di Prato viene fatto un libro con racconti, pensieri, poesie del personale, sanitario e non sanitario. Servirà a raccogliere fondi per realizzare giardini terapeutici nell'ospedale ma anche a fare memoria di questa vicenda. (ANSA).