E' in un penitenziario nel cantone di Aargau
Taulant Pasho, figlio della coppia di albanesi scomparsa nel 2015 alla quale vengono attribuiti i resti trovati nelle valigie abbandonate a Firenze, è vivo e si trova detenuto in un carcere della Svizzera. Lo hanno accertato nelle loro ricerche i carabinieri insieme all'Interpol. L'uomo era dato per irreperibile. Evase dagli arresti domiciliari a Firenze nel 2016. La procura di Firenze ha provveduto a effettuare l'internazionalizzazione di un provvedimento di carcerazione definitivo a suo carico dato che in Italia deve scontare 3 anni e 11 mesi di reclusione per reati di droga.Secondo quanto si apprende, risulta che Taulant Pasho si trovi in carcere nel cantone di Aargau dal 16 ottobre 2020 per il reato di furto con scasso e violazione di domicilio.
Faro degli investigatori dei carabinieri di Firenze sull'appartamento di via del Pantano che fu domicilio di Pasho Taulant fino alla sua evasione dagli arresti domiciliari nel novembre 2016. Pasho Taulant è il figlio della coppia di albanesi scomparsa nel 2015 nel Fiorentino e a cui probabilmente appartengono i resti umani trovati nelle valgiie abbandonate a Firenze nei giorni scorsi. La casa, che ha un garage pertinente, è stata abitata nel periodo successivo dalla sua fidanzata e nel tempo ha subito perquisizioni e sopralluoghi. In particolare, nel giugno 2016, i carabinieri avevano ritrovato nel garage sei chili di marijuana, dopo aver perquisito l'immobile. Fu così che Pasho Taulant venne arrestato per detenzione ai fini di spaccio.
Tuttavia, spiegano oggi i carabinieri, nel luogo non è mai stata rilevata alcuna traccia di cadaveri in decomposizione, compreso l'odore che è sempre stato di escrementi. Poi, l'abitazione e il garage sono stati oggetti tra il 2016 ed il 2017 di diverse segnalazioni, da parte dei condomini, per cattivi odori che venivano ricondotti alla presenza di cani non debitamente curati. Le lamentele furono fatte alle guardie zoofile di Firenze che fecero diversi sopralluoghi - dal novembre 2016 al gennaio 2017 - informando l'autorità giudiziaria della scarsa igiene e della non corretta cura degli animali domestici e della presenza di escrementi ed orina.
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