Parco delle Cascine, restaurato il monumento all'Indiano

Toscana

Intervento del Comune: 240.000 euro la spesa

(ANSA) - FIRENZE, 19 SET - Torna all'originario splendore il monumento all'Indiano al parco delle Cascine, vicino al viadotto omonimo, a Firenze. Un intervento partito prima dell'emergenza Covid, nel settembre 2019, e poi interrotto a causa del blocco imposto ai lavori, ma che ora è arrivato a conclusione. I lavori sono stati diretti dal Servizio Belle arti del Comune per un investimento di 240mila euro.
    L'intervento si è rivelato molto complesso per la varietà compositiva del monumento e i problemi di conservazione riscontrati durante il monitoraggio. L'opera, si spiega, "presentava le criticità conservative tipiche dei gruppi scultorei all'aperto, come la disgregazione degli ornamenti in marmo e arenaria, la perdita di leggibilità degli elementi figurativi della volta e del busto, oltre a estese lacune in tutto l'apparato decorativo, interessato nel tempo da interventi ricostruttivi eseguiti con tecniche varie. Il monumento presentava inoltre un preoccupante deficit strutturale su uno dei colonnini in ghisa che sostengono il baldacchino".
    I lavori sono iniziati nel settembre 2019 con una durata complessiva di circa 10 mesi, tenuto conto della sospensione dovuta alle misure restrittive impartite dal governo per il contenimento dell'emergenza epidemiologica nazionale.
    "Un restauro importante sia dal punto di vista monumentale che del contesto nel quale l'opera si inserisce - ha detto l'assessore ai lavori pubblici Alessia Bettini -, per riportare all'originaria bellezza un simbolo del parco delle Cascine, il monumento all'Indiano. Un intervento complesso e minuzioso che riporta alla luce l'impressionante ricchezza di questo monumento, contribuendo al decoro dell'area". "Questo monumento - sottolinea l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi - è un unicum in città e rende omaggio alla memoria del Maraja, alla confluenza tra Mugnone e Arno come desiderato dalla famiglia.
    Grazie ai Servizi tecnici e alle Belle arti del Comune per aver recuperato quest'opera". (ANSA).
   

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