Terzo mandato. Causa Covid 1/a riunione telematica istituzione
(ANSA) - FIRENZE, 01 LUG - Claudio Marazzini è stato rieletto presidente dell'Accademia della Crusca, per il suo terzo e ultimo mandato che avrà termine nella primavera 2023. Marazzini è in carica dal 2014. Rinnovato anche il Consiglio direttivo, ora composto oltre che da Marazzini, da Aldo Menichetti (vice presidente), Annalisa Nesi (accademica segretaria), Paolo D'Achille e Giuseppe Patota (Consiglieri). E' stata anche la prima volta, nella storia secolare della Crusca, che il collegio degli accademici si è riunito in via telematica attraverso la piattaforma Google Meet, "una sfida ai tempi della pandemia Covid-19 che l'Accademia ha superato", si legge in una nota.
"Auspico che nei prossimi anni l'Accademia della Crusca possa confermare i suoi risultati brillanti - le parole di Marazzini -, e possa rafforzare il consenso di cui gode presso il largo pubblico. La gente ci ha accordato la sua fiducia, e questo favore, ormai definibile come "popolare", accresce la nostra responsabilità. Proseguiremo inoltre con tecniche moderne la nostra attività lessicografica, specializzazione dell'Accademia fin dalle origini. Vogliamo incrementare al tempo stesso l'alta formazione in campo linguistico, la promozione e la diffusione della lingua italiana e il prezioso servizio di consulenza linguistica fornito dai nostri esperti, guidati dall'accademico Paolo D'Achille. Vanno in questa direzione anche i progetti ormai avviati dell'Osservatorio sugli italianismi nel mondo, del Vocabolario della Commedia dantesca e del Vocabolario dell'italiano postunitario", tutti progetti nei quali "ha largo spazio la sperimentazione informatica avanzata, anche in collaborazione con prestigiosi istituti del Cnr". "Non trascureremo - ha aggiunto - i servizi da rendere alle pubbliche istituzioni, che spesso si rivolgono a noi per consulenza sui temi della chiarezza e della comunicazione sociale. Non ci dimenticheremo di prendere posizione in maniera ferma ogni qual volta la lingua italiana sia aggredita o privata dei suoi diritti". (ANSA).