Tra coinvolti l'imprenditore di moda e vino Antonio Moretti
(ANSA) - AREZZO, 23 NOV - C'è Antonio Moretti, imprenditore aretino del settore moda e vino, tra le quattro persone finite agli arresti domiciliari per un'inchiesta sull'autoriciclaggio condotta dalla Guardia di finanza di Arezzo e coordinata dal pm della città toscana Marco Dioni. Il gip ha poi disposto la misura interdittiva dall'attività imprenditoriale per altre nove persone. Complessivamente sono 16 gli indagati. Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, bancari, fallimentari e riciclaggio le ipotesi di reato su cui indaga la procura.
La magistratura ha anche disposto il sequestro di 179 immobili, 500 ettari di terreni per lo più adibiti a vigneti in Toscana, Sicilia ed Emilia Romagna, 14 società e marchi per un valore, è stato spiegato, di 25,5 milioni di euro. Nell'elenco dei beni sequestrati figurano la tenuta Sette Ponti in Toscana e il marchio Pull Love, i cui negozi, essendo in franchising, non sono toccati dall'inchiesta.
Secondo quanto spiegato dalle fiamme gialle, lo schema seguito consisteva nel portare aziende tessili "a ben posizionarsi sul mercato di riferimento per poi avviarle, in mano a prestanome, alla decozione senza corrispondere imposte e contributi e non rientrando dagli affidamenti ricevuti dal sistema bancario". Le società fallite erano poi rimpiazzate da altre e le disponibilità sottratte fatte confluire in un nuovo assetto patrimoniale ed imprenditoriale, diversificato anche in altri settori - da quello immobiliare al turistico e al vitivinicolo, "schermato con l'interposizione artificiosa di entità giuridiche di diritto estero".