Live In Roma, Calderone sulla manovra: "Incentiviamo i rinnovi contrattuali"

Economia

A Live In Roma, il panel di economia condotto da Andrea Bignami con ospiti Marina Elvira Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Landini, segretario generale CGIL, e Maurizio Marchesini, vicepresidente Confindustria

La manovra di bilancio appena presentata dal Governo ha animato il dibattito nel corso di Sky Tg24 Live In Roma. La Ministra del Lavoro Marina Calderone ha rivendicato i quasi due miliardi dedicati al recupero del potere d’acquisto dei salari: “Serviranno a dare una spinta alla stagione dei rinnovi dei contratti. Diamo la possibilità di usufruire nella fase di contrattazione della leva della tassazione agevolata dei rinnovi contrattuali”. Uno sconto fiscale, fissato al 5 per cento, che si applicherà anche a parte dei rinnovi contrattuali firmati nel 2025. A fronte della richiesta di intervenire anche sul cosiddetto “fiscal drag”, vale a dire l’aumento delle tasse pagate dai contribuenti a causa dell’inflazione e dei conseguenti incrementi contrattuali, la Ministra non ha chiuso la porta: “Ci si potrebbe lavorare, ma è un po' complicato: la manovra di bilancio doveva continuare a garantire la stabilità e l’affidabilità dei nostri conti pubblici”. Insomma, sarebbe un intervento troppo costoso. Ma non è detto che non si riesca a intervenire nei prossimi mesi: “Tutto quello che possiamo mettere a disposizione lo faremo, anche nel corso del 2026”.

Landini: mancano fondi per i rinnovi contrattuali degli statali

Di avviso diverso Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: “Anche io credo che sia importante rinnovare i contratti nazionali. Anche nel pubblico, su cui nella manovra non sembra ci siano i fondi per rinnovarli. Nel settore pubblico abbiamo salari bassi e una precarietà altissima. Non mi pare su questo di aver visto nuove risorse nella manovra”. La Cgil promuove invece la detassazione degli aumenti contrattuali: “Considero importante il provvedimento, lo chiedevamo da cinque anni non solo a questo Governo” concede Landini, che si rammarica però del tetto fissato a 28mila euro di reddito. Ma secondo la Cgil in legge di bilancio manca un’azione redistributiva: “I lavoratori dipendenti e i pensionati pagano più tasse degli imprenditori e di chi investe in borsa: questo non va bene”.

Marchesini: serve un piano industriale

Per le imprese l’urgenza sono le risorse per stimolare gli investimenti. Da due anni la produzione industriale è in calo, e gli aiuti stanziati finora dal Governo non hanno portato ai risultati sperati. “Serve un piano industriale serio e a lungo termine”, ha detto Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria, “dovrà durare almeno tre anni”. Gli industriali comunque non bocciano la manovra: “Per quanto abbiamo potuto capire, ci sono cose molto interessanti e positive, come il rifinanziamento della Zona Unica Speciale al Sud”, valuta Marchesini.