Migliaia di persone in piazza per uno stop che si annuncia prolungato e molto diffuso. A convocarlo è stato il sindacato IG Metall in segno di protesta ai tagli salariali ed ai possibili licenziamenti da parte del gruppo automobilistico tedesco nel quadro di un rigoroso piano di riduzione dei costi per risollevare i risultati finanziari in calo
Sciopero generale, a oltranza, in tutti gli stabilimenti Volkswagen in Germania a partire da oggi lunedì 2 dicembre. A convocare lo stop dal lavoro è stato il sindacato IG Metall in segno di protesta ai tagli salariali ed ai possibili licenziamenti da parte del gruppo automobilistico tedesco nel quadro di un rigoroso piano di riduzione dei costi per risollevare i risultati finanziari in calo.
Il sindacato
Tutti i dipendenti sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro. "Gli scioperi di avvertimento inizieranno lunedì in tutte le fabbriche", aveva avvertito ieri in un comunicato stampa Thorsten Gröger, negoziatore del sindacato dei metalmeccanici tedeschi Ig Metall. E così è stato.
"Se necessario, questa sarà la battaglia contrattuale collettiva più dura che Volkswagen abbia mai conosciuto", ha avvertito Gröger, ritenendo il management "responsabile, al tavolo delle trattative, per la durata e l'intensità del confronto".
La "difesa" dell'azienda
Intanto l'azienda fa sapere di voler "minimizzare il più possibile l'impatto dello sciopero sui nostri clienti, sui nostri partner e sui nostri impianti industriali”, ha dichiarato un portavoce del gruppo. “Per questo motivo l'azienda ha già adottato in anticipo misure specifiche per garantire forniture di emergenza”, ha aggiunto.