Il Corriere della Sera ha riportato la notizia di uno stop avvenuto "poco prima di inviare a Bruxelles i documenti per l’ok alle nozze". Il pacchetto con il piano finale non sarebbe stato consegnato. Lufthansa, nelle trattative per chiudere il pagamento della seconda tranche di Ita, ha chiesto al Mef uno sconto sul prezzo, giustificandolo con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l'accordo del 2023. Ita e Mef non commentano. Lufthansa: "Abbiamo firmato misure correttive necessarie entro la scadenza concordata"
L’accordo tra il Ministero dell’Economia e il gruppo Lufthansa su Ita Airways rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative serrate che hanno portato persino a un via libera preliminare da parte della Commissione europea. La notizia è stata anticipata dal sito de Il Corriere della Sera: nella notte fra il 4 e il 5 novembre l'accordo è stato bloccato a causa di alcuni contrasti relativi al prezzo. Il pacchetto con il piano finale dell'alleanza, fanno sapere fonti europee, non è stato consegnato a Bruxelles, come invece era previsto per ottenere l'ultimo via libera Ue. I documenti, viene spiegato, erano firmati da entrambe le compagnie (italiana e tedesca) e dai vettori rivali - easyJet, Air France e Iag - che fanno parte dell'intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l'ultima firma da parte del Mef.
Cosa dicono le ricostruzioni
Italiani e tedeschi, secondo le fonti riportate dal Corriere, "hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa. A quel punto — è una delle ricostruzioni — il colosso tedesco avrebbe evidenziato che il closing, plausibilmente a fine anno, dovrebbe vedere un 'aggiustamento' della cifra relativa alla seconda tranche pari a 325 milioni (più 100 milioni di bonus) perché Ita rispetto a sei mesi prima avrà perso valore". Il Mef non commenta e non smentisce le ricostruzioni.
Richiesto sconto sul prezzo per investimenti
Secondo alcune fonti, alla base del blocco dell'intesa ci sarebbe la richiesta di Lufthansa, arrivata all'improvviso e senza avvisaglie: nelle trattative per chiudere il pagamento della seconda tranche di Ita avrebbe chiesto all'azionista Ministero dell'Economia uno sconto sul prezzo, giustificandolo con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l'accordo del 2023. Il Ministero dell'Economia - secondo le stesse fonti - avrebbe però considerato la richiesta non accettabile per diverse ragioni: la prima è che tutti gli investimenti fatti in questo periodi di transizione erano stati decisi in pieno accordo con la compagnia tedesca; il secondo che Ita ha migliorato la propria posizione economica e oggi vale anche di più.
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Lufthansa aderisce
“È un tema che stanno vedendo Mef e Lufthansa, non commentiamo", ha fatto sapere Ita. Interpellata dall'agenzia Ansa, Lufthansa ha invece confermato l'intenzione ad aderire "all'accordo del 2023 con il ministero dell'Economia e delle Finanze italiano per acquisire una quota del 41% in Ita Airways" e ha detto di aver "firmato il pacchetto di misure correttive necessarie entro la scadenza concordata".