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Volo in ritardo o cancellato, diritti dei passeggeri: come chiedere un rimborso

Economia

L'estate è iniziata con difficoltà per il trasporto aereo, e con l'arrivo del picco delle vacanze previsto per luglio e agosto, la situazione non promette miglioramenti. Durante l'ultimo weekend di giugno, in Europa sono stati cancellati oltre 600 voli e ben 8.000 hanno subito ritardi

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Talvolta una vacanza può trasformarsi in una vera e propria disavventura per chi viaggia in aereo: ritardi, cancellazioni, overbooking sono scenari d’estate, quando i cieli d’Europa si fanno più trafficati. Come riporta Repubblica, solo lo scorso giugno, i ritardi dei voli nel Vecchio Continente sono aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo del 2023 e durante l'ultimo weekend di quel mese sono stati cancellati oltre 600 voli e ben 8.000 hanno subito ritardi. Maltempo, inefficienze organizzative e un numero insufficiente di aerei sono tra le principali cause di questi disservizi. Tuttavia, in alcune circostanze, i passeggeri hanno diritto a un rimborso.

Cosa succede se il ritardo dipende dalla compagnia aerea

Dal 2004, infatti, l’Unione europea ha messo una serie di importanti punti fermi a garanzia dei passeggeri, per assicurarsi che ai disservizi che possono capitare in un settore complicato come quello del trasporto aereo corrisponda sempre un adeguato “sollievo” per chi ne rimane vittima – in forma fisica e/o pecuniaria a seconda dei casi. Per ritardi superiori a tre ore dovuti imputabili alla compagnia aerea, i passeggeri hanno diritto a una compensazione finanziaria che può variare: 250 euro per tratte fino a 1.500 chilometri; 400 euro per voli oltre i 1.500 chilometri all'interno dell'UE e per tratte tra 1.500 e 3.500 chilometri; 600 euro per viaggi oltre i 3.500 chilometri. 

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Quali diritti se i disagi sono causati da circostanze eccezionali

Se il ritardo è causato da circostanze eccezionali, come il maltempo, la compensazione non è dovuta. Questo spesso diventa un punto di contesa tra passeggeri e compagnie aeree. In caso di ritardo prolungato, i passeggeri possono utilizzare mezzi alternativi, come il treno. Se il costo del biglietto del mezzo alternativo è superiore a quello del volo, la compagnia aerea deve rimborsare la differenza. È consigliabile acquistare i biglietti con metodi tracciabili per facilitare il rimborso. Indipendentemente dalle circostanze, durante l'attesa il passeggero ha diritto all'assistenza, che può includere pasti e pernottamento con trasporto da e per l'hotel, se il volo è posticipato al giorno successivo.

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I passi per ottenere il rimborso

Il primo passo è sempre presentare un reclamo scritto alla compagnia aerea, utilizzando i moduli online disponibili sui siti delle compagnie per accelerare il processo. Per voli internazionali all'interno dell'UE, si può contattare il Centro Europeo del Consumatore in Italia, parte di una rete cofinanziata dalla Commissione Europea e dagli Stati membri. In alternativa, se si è incerti sulla causa del ritardo o della cancellazione, si può presentare un reclamo all'ENAC o alla società che gestisce l'aeroporto di partenza. Se queste opzioni non portano a una soluzione, è necessario avviare una procedura di conciliazione obbligatoria con l'ART, l'Autorità Italiana dei Trasporti, prima di procedere per vie legali.

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