Via libera del Senato alla fiducia al Dl Superbonus: cosa prevede
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Tra le misure la ripartizione in 10 anni delle detrazioni sui bonus edilizi, con effetto retroattivo, e il divieto per le banche dal 2025 di compensazione dei crediti d'imposta dei bonus fiscali con i contributi previdenziali. Slitta al 1° luglio 2025 l'introduzione della sugar tax e al 2026 quella della plastic tax
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- Il decreto Superbonus è stato approvato nell'Aula del Senato con 101 si, 64 no, nessun astenuto. Il provvedimento, per il quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia, passa ora alla Camera. Ecco cosa prevede
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- Tra le novità spicca l’emendamento del governo che introduce l’obbligo da quest’anno di ripartire le detrazioni edilizie in 10 anni, anziché in 4 come in passato, con effetto retroattivo. Oltre al Superbonus l’estensione temporale include il bonus barriere architettoniche e il sismabonus. La misura tiene conto solo dell'uso diretto del bonus in dichiarazione dei redditi ed esclude l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da cessione o da sconto in fattura
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- Sul punto si sono concentrate le tensioni nella maggioranza con Forza Italia che si è astenuta mentre dall’opposizione ha votato a favore Italia Viva (che ha annunciato il no alla fiducia). La Commissione Finanze è inoltre aumentata di un membro passando da 19 a 20 componenti. Come dichiarato in Aula dal senatore azzurro Roberto Rosso, FI ha votato la fiducia al governo sul provvedimento
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- Con l’emendamento approvato martedì scorso in commissione Finanze al Senato prende corpo il taglio del bonus ristrutturazioni a partire dal 2028. Da quell’anno e fino al 2033 l’agevolazione scende dal 36 al 30%. Fino al 31 dicembre 2024 il bonus resta confermato al 50%
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- Nel decreto Superbonus figura inoltre lo stop per banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazioni alla compensazione dei crediti d’imposta da bonus fiscali con i contributi previdenziali. Il divieto entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025 e in caso di violazione scatterà il recupero di quanto indebitamente compensato con sanzione amministrativa
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- Un'altra modifica al decreto introduce un fondo da 100 milioni per il 2025 come contributo per la riqualificazione energetica e strutturale realizzata dagli enti del Terzo settore, onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale
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- Con l'accordo nella maggioranza, la sugar tax sulle bibite zuccherate entrerà in vigore dal 1° luglio 2025, un anno più tardi rispetto a quanto previsto inizialmente da un emendamento del governo. Slitta invece al luglio 2026 l’introduzione della plastic tax: si tratta del settimo rinvio per l'imposta sul consumo monouso dei prodotti di plastica
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- Il decreto all'esame di Palazzo Madama contempla inoltre una norma anti-usura: banche, assicurazioni e intermediari che abbiano acquistato i crediti a un corrispettivo inferiore al 75%, a partire dal 2025 dovranno applicare a queste rate la ripartizione in sei quote annuali
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- Un altro emendamento del governo al Dl Superbonus approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede la creazione di un fondo da 35 milioni di euro per il 2025, per interventi legati al Superbonus su immobili danneggiati da terremoti verificatesi a partire da aprile 2009, diversi da quelli in Abuzzo, Lazio, Marche e Umbria già coperti da altre misure come il sismabonus