Affitti brevi, al via da settembre il codice identificativo unico: come funziona
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L’intesa raggiunta tra Regioni e governo sull’interoperabilità delle banche dati regionali apre la strada alla definizione di un meccanismo unico nazionale per le strutture ricettive. La ministra del Turismo: “Risultato importante per un processo complesso che richiede il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti”
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- Novità in arrivo sul fronte degli affitti brevi. La commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha dato disco verde al decreto del ministero del Turismo sull'interoperabilità delle banche regionali
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- L'intesa Regioni-governo spiana la strada alla nascita del Codice identificativo nazionale (Cin) da associare a tutte le unità immobiliari dedicate alle locazioni brevi e turistiche. L'entrata in vigore del nuovo meccanismo avverrà non prima del 1° settembre: il decreto vedrà la luce a maggio, poi seguiranno una fase di sperimentazione, la pubblicazione ufficiale e l'applicazione delle sanzioni
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- Il Cin nazionale punta innanzittutto a migliorare la tracciabilità delle strutture ricettive in chiave anti-frode. In alcune regioni il codice identificativo è già realtà: in Lombardia l'introduzione risale al 2018. Secondo le indicazioni del decreto i codici esistenti andranno "armonizzati" con la banca dati nazionale
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- Una volta che il decreto entrerà a regime ciascuna unità immobiliare sarà dotata di un Cin che andrà esposto all'esterno dello stabile e all'interno dell'appartamento adibito per locazioni brevi o turistiche. La mancata identificazione comporterà una sanzione amministrativa fino a 5mila euro
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- Sul via libera della Conferenza delle Regioni la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha parlato di "lavoro di squadra". "Si avvia cosi una procedura che sarà determinante per la definizione del Cin e rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale. Un processo complesso che richiede il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti", ha commentato
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- Per Daniele D’Amario, assessore al Turismo della Regione Abruzzo e presidente della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, l’accordo "rende concreto l’avvio di una procedura, non semplice, per rendere interoperabili le banche dati regionali con la banca dati nazionale"
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- Con l'avanzare della primavera cresce l'impatto del comparto affitti brevi sull'economia italiana. Come calcola l’Ufficio studi dell’associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) nel "maxi" ponte di primavera tra il 25 aprile e il 1° maggio saranno accolti oltre 1,5 milioni di ospiti, di cui il 71% stranieri
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- Secondo l'analisi Aigab nella prima vera ondata turistica dell'anno l'impatto sul Pil ammonta a 1,4 miliardi di euro. Gli ospiti spenderanno quasi 300 milioni per dormire nelle case delle famiglie italiane, soggiornando in media 3,8 notti
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- Se è vero che le famiglie italiane approfitteranno maggiormente di soggiorni "mordi e fuggi" nel Bel Paese con una spesa media di 262 euro, i benefici economici arriveranno più dagli stranieri: 802 euro solo per il pernotto
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- L'associazione Aigab stima infine che il contributo netto dei viaggiatori stranieri supererà il miliardo di euro, di cui solo 25 milioni sulla tassa di soggiorno